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Acerra, prostitute come bancomat: potrebbero esserci altre vittime

Acerra: rapine alle prostitute. Si indaga su altri casi simili

Potrebbero esserci altri casi simili alle rapine di cui sono state vittime due prostitute, una 25enne di origine romene e una 28enne del Kirghizistan. Le due sono state rapinate, picchiate e minacciate ben 14 volte in 16 giorni tra dicembre e gennaio  da due fratelli di 35 e 38 anni di Ponticelli.

Ora si indaga sulla possibilità che ci siano casi analoghi a questo con protagonisti sempre gli stessi balordi.

Il tutto è partito dalla denuncia delle due prostitute continuamente vessate dai due fratelli, i quali arrivavano in macchina fino ad Acerra, nella zona di Sannereto, per rapinare le due ragazze mentre erano appartate con i rispettivi clienti: anch’essi vittime. Le rapine erano accompagnate da botte e minacce di morte. Dopo l’atto predatorio le chiavi delle macchine venivano buttati nelle campagne vicine e i due si impossessavano anche dei telefonini per evitare che le vittime chiamassero le forse dell’ordine

Così le due hanno deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine raccontando loro una storia che per certi versi sa dell’incredibile: la prima, quella di origini romene è stata rapinata circa 6 volte, in una occasione due volte nella stessa giornata. L’altra ben 8 volte.

La denuncia ai carabinieri ha permesso agli stessi militari di far partire le indagini ed identificare in breve tempo i due fratelli: uno è stato preso subito, il secondo è stato atteso e bloccato due giorni fa di ritorno dalla Germania. Proprio in territorio tedesco aveva praticamente sperperato i soldi sottratti alle due prostitute usate come veri e propri bancomat in carne ed ossa.

Ieri è avvenuto il primo interrogatorio davanti al gip del tribunale di Napoli. Il 38enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al fratello, arrestato a gennario è già pervenuto l’avviso di conclusione delle indagini.