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Acerra – Voto di scambio. Ecco la sentenza che infiamma lo scontro in consiglio comunale

”Sono soddisfatto perchè la giustizia arriva sempre e la verità viene sempre a galla”. Lo ha detto Antonio Crimaldi, consigliere comunale di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra ad Acerra nelle elezioni del 2012, parte civile nel processo per voto di scambio, che oggi ha visto la condanna in primo grado dell’ex consigliere comunale di maggioranza, Nicola Ricchiuti, e del suo dipendente nell’impresa di vigilanza privata.

”Questa sentenza – ha aggiunto Crimaldi, che perse al ballottaggio contro Raffaele Lettieri – testimonia chi effettivamente nel 2012 è stato eletto sindaco di Acerra, che ha vinto grazie anche all’appoggio di Ricchiuti. La soddisfazione di oggi è che la verità viene sempre a galla e la giustizia arriva. E mi auspico che la sentenza sia la prima di tante altre verità, che a mio avviso dovranno venire a galla, su tanti altri atti posti in essere da questa amministrazione e prontamente presentati in procura e prefettura dal sottoscritto. Acerra merita tre valori importanti: democrazia, libertà e dignità”.

Soddisfazione per la sentenza è stata espressa anche da Alessandro Cannavacciuolo, attivista del M5S, e parte civile al processo insieme ad altri due cittadini, Vincenzo Petrella e Giuseppe Valerio Montesarchio.

”Parte di giustizia è stata fatta – ha detto Cannavacciuolo – perchè quello che è emerso nel corso del procedimento deve far sì che le autorità preposte mettano fine al mandato dell’attuale amministrazione comunale, in quanto la vittoria del 2012 dell’attuale sindaco è basata anche su questo voto di scambio riconosciuto dal Tribunale di Nola con la sentenza di oggi. Io dovevo candidarmi con una civica, ma mi ritirai per il pesante clima intimidatorio, e denunciai la situazione. Oggi questa sentenza mi dà in parte ragione”.

Non sta a guardare il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, il quale tiene a sottolineare:

“Provengo da una cultura politica che pensa che le sentenze della Magistratura vadano sempre rispettate, e che chi sbaglia deve pagare. Ovviamente, so anche che nell’ordinamento giuridico della Repubblica italiana sono tre i gradi di giudizio a quali un imputato è sottoposto. Però la sentenza di queste ore deve essere soprattutto da monito affinché fenomeni del genere, trasversali a tutti gli schieramenti e a tutti i candidati a sindaco, non si verifichino mai più, in particolare nella prossima campagna elettorale.

A chiarimento di ogni possibile speculazione elettorale, ricordo che Ricchiuti è stato dichiarato decaduto dal Consiglio comunale di Acerra nel luglio 2013 per le reiterate assenze, che il Consiglio comunale ha respinto le giustificazioni dello stesso ex consigliere comunale, sentenziandone la sua decadenza, con l’astensione di diversi consiglieri dell’opposizione che oggi gridano alla legalità e alla trasparenza. Ricordo ancora che le elezioni del 2012 furono vinte al secondo turno, con lo scontro tra candidati a sindaco, e non al primo turno e che Ricchiuti, anche alla luce di quanto avrebbe dichiarato nel corso delle udienze, avrebbe avuto degli incontri con il mio avversario di allora, per sostenerlo al ballottaggio. Ribadisco, appartenendo alla politica che rispetta le regole, che le sentenze vanno sempre rispettate”.