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Afragola: le dichiarazioni dei pentiti sul genero della vedova Moccia

Le dichiarazioni dei pentiti sul genero della vedova Moccia. L’uomo, Filippo Iazzetta, è stato arrestato insieme ad altre 6 persone nella mattinata del 19 dicembre.

Il provvedimento della Corte di Cassazione, ha bocciato il ricorso ricorso presentato dai legali difensori, ha portato all’arresto di 7 esponenti del clan Moccia. Tra i quali Filippo Iazzetta, genero della vedova Moccia. Gli imputati stanno affrontando il processo. Nel frattempo parlano i pentiti: proprio a proposito di Iazzetta.

Parlare con Iazzetta era come discutere con i cognati”. Queste le parole di Antonio d’Angelo e Domenico Bidognetti. Il primo partecipe del clan Natale-Marino, poi transitato nel clan Cataldo, affiliazione del primo. Uomo di fiducia del capo, Pasquale Castaldo, poi ucciso, è del reggente, Raffaele Angelino. Ha parlato soprattutto del traffico di sostanze stupefacenti nel Parco Verde di Caivano:

Angelino mi disse che voleva incontrare uno dei Moccia e fu messo in contatto con Filippo, cognato dei Moccia. Nel 2004 ci fu una riunione ad Afragola di cui sono venuto a conoscenza in quanto me ne riferí Angelino. Fu fissato un appuntamento con Filippo, contento dei Moccia e genero della vedova Anna Mazza. Si fece l’appuntamento con Filippo, con quanto designato dai cognati per questa riunione. Una.persona a noi vicina ci disse che era la stessa cosa che parlare con i Moccia. Angelino mi disse che aveva chiesto a Filippo, il personaggio più eminente presente alla riunione, se essi, cioè i Moccia, appoggiavano il suo nemico o comunque avessero affari con lui. Filippo dopo i fratelli Moccia, era la persona più importante del gruppo tanto da avere il potere di ricevere un capoclan  del paese  limitrofo e redimere una situazione insorta tra quello ed un altro importante esponente di camorra della zona

Il secondo, Domenico Bidognetti, che conferma:

Ricordo che il ragazzo del gruppo dei Moccia faceva i conti e si vedeva che era abilissimo, addio a queste cose. Si tratta di Filippo, cognato dei Moccia. Sono stato detenuto con lui sia a Poggioreale che a Secondigliano. I due cognati sono stati detenuti insieme nello stesso periodo in una cella sotto la mia. Filippo era un esponente del clan Moccia. Io l’ho conosciuto in carcere ed era una persona quotata e rispettata all’interno del clan