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Alla scoperta dei tesori dell’agro atellano

Il Fai punta sul patrimonio storico, artistico e archeologico dell’agro atellano, attraverso una manifestazione dal titolo “Riflettori sull’antica Atella. Lasciamo cadere la maschera” nei giorni 25 e 26 Marzo 2017 (Giornate FAI di Primavera). Nel corso di questa manifestazione nazionale saranno aperti al pubblico oltre mille siti culturali distribuiti in venti regioni italiane.

Nel caso specifico, l’iniziativa ha lo scopo di promuovere le eccellenze culturali del territorio distribuite su tre comuni: Succivo, Sant’Arpino, Orta di Atella. Una forte sinergia che ha visto impegnati i sindaci dell’area atellana, ma anche diversi istituti scolastici che hanno supportato l’iniziativa finalizzata alla creazione di una rete culturale pertinente a tutto il patrimonio  del territorio. L’agro atellano è un’area ricca di storia e archeologia intorno al “cratere atellano”, zona sopraelevata sottoposta a vincolo archeologico proprio per la presenza dell’antico centro di Atella.

La storia dei recuperi archeologici dell’antica Atella inizia già a partire dagli inizi del novecento con i cinque saggi effettuati da Giuseppe Castaldi, per poi arrivare agli scavi Johannowsky del 1966. Negli ultimi decenni il forte interesse è stato alimentato, oltre che dall’inaugurazione del Museo archeologico dell’agro atellano del 2002, dal progetto del Parco Ambientale Archeologico di Atella. Questa ultima iniziativa, fortemente sostenuta dalla Regione Campania, ha visto la sistemazione dell’edificio che ospitava il municipio di Atella di Napoli e nuove indagini archeologiche.

Nel corso della due giorni promosse dal FAI, ci saranno diversi monumenti e musei aperti, i visitatori saranno guidati da gruppi di studenti volontari provenienti da diversi istituti scolastici della Provincia di Caserta. Una iniziativa notevole e meritoria che cade proprio in occasione delle polemiche causate dall’ editoriale di Andrea Carandini (“Principi e Belle Addormentate”) pubblicato sull’ ultimo Notiziario del Fai, il celebre archeologo ha celebrato l’operato dei volontari, omettendo le problematiche di centinaia di professionisti dei beni culturali che da anni lavorano in contesti di scarsa riconoscibilità professionale e forte precariato.

 

 Area Termale (Scavi 2010)

Nel corso dei giorni 25 e 26 Marzo saranno aperti i seguenti siti:

Succivo: Casale di Teverolaccio, Cappelletta gentilizia di Teverolaccio, Chiesa della Trasfigurazione, Museo Atellano, Cappella della Madonna dell’ulivo, Casa delle Arti ex Casa Balilla, Rudere di Castellone e Municipio di Atella di Napoli.

Sant’Arpino: Chiesa di Sant’Elpidio, Palazzo Ducale, Palazzo Magliola, Piazza Giordano, Palazzo Pezzella.

Orta di Atella: Convento di San Donato, Piazza del borgo di Casapozzano, Castello dei duchi di Casapozzano, Cappella della Congrega del Rosario