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Arrestato ‘o panzarottaro, il boss del racket di Afragola

Ad Afragola vige una sola regola. Tutti devono pagare il pizzo. Ogni bancarella, ogni cantiere, ogni attività commerciale, ogni contrabbandiere, deve versare una tassa al clan.

Sembrano le  parole di Ben Gazzara nel famoso film Il Camorrista e invece, rappresentano lo spirito che ha governato il regno di  Antonio Nobile, alias ‘o panzarottaro, 67 anni, residente ad Afragola.  Cinquanta-cento euro settimanali, era questo il contributo che ogni commerciante, ogni ambulante, ogni imprenditore, persino ogni contrabbandiere, ad Afragola, era tenuto a versare nelle casse del clan. Antonio Nobile – ritenuto dagli inquirenti il capo del gruppo camorristico operante sul territorio di Afragola – avrebbe firmato la sua condanna quando, qualche tempo fa si diresse in uno dei pochissimi cantieri edili aperti ad Afragola per estorcere l’ennesima tangente. “Dicitece ‘o masto che  questo cantiere rimarrà  chiuso fino a quando non si mette in regola con gli amici che lui sa. E voi ora prendere le vostre cose e tornatevene a casa”. Così disse agli operai che, senza esitazione alcuna riportarono tutto al titolare dell’azienda che però, invece di scendere a patti con il boss, si diresse dei Carabinieri del Comando di Castello di Cisterna per denunciare l’accaduto. Antonio Nobile è stato tratto in arresto pochi giorni fa, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafiofo. Soddisfatto Luigi Cuomo, presidente nazionale di Sos Impresa. Ringraziamo moltissimo le forze dell’ordine. Il nostro appello va alle centinaia di imprenditori e commercianti di Afragola che vivono con l’incubo di questi delinquenti. Denunciate i vostri aguzzini, non c’è altra strada per tornare ad essere uomini ed imprenditori liberi.