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Casandrino, non bastava la violenza sessuale: 38enne accusato anche di stalking

Casandrino: 38enne accusato di stalking e sequestro di persona

Processo per violenza sessuale nei confronti di un uomo di 38 anni di Casandrino. Durante il procedimento è stata accolta la richiesta del PM di accusarlo anche di stalking e sequestro di persona. La presunta vittima, una ragazza di 25 anni, si è costituita parte civile nell’udienza tenutasi ieri. Mentre l’imputato ha sempre respinto le accuse.

La richiesta (integrazione suppletiva) del Pubblico ministero è stata accolta dalla Prima sezione del Tribunale di Napoli Nord.

La vicenda appare quantomai intricata con due versioni completamente contrapposte che rendono per adesso difficile tessere le fila dell’intera vicenda.

I fatti incriminati risalgono alla notte tra il 2 e 3 gennaio scorso. Secondo il racconto della ragazza, lei si sarebbe recata a casa del 38enne dopo aver ricevuto una chiamata nella quale l’uomo le raccontava di aver perso al gioco e la pregava di recarsi a casa sua.

In casa dell’uomo sarebbe poi stata aggredita e violentata. Successivamente i due si recarono in un bar a Giugliano dove la ragazza fu costretta a rimanere chiusa in macchina per circa 10 minuti. Una volta tornato a bordo, l’uomo, ancora voglioso di sesso  (secondo il resoconto della 25enne) si diresse verso le campagna circostanti dove ci fu una nuova violenza ai danni della ragazza.

La versione del 38enne è completamente diversa: ha raccontato che conosceva la ragazza da anni e che erano abituali consumatori di cocaina. Infatti quella sera, stando al racconto dell’uomo, chiamò la 25enne per farsi restituire dei soldi che le aveva prestato: denaro che la ragazza aveva usato per coprire alcuni ammanchi accumulati sul posto di lavoro.

La 25enne è stata ascoltata ieri ed ha risposto alle domande degli avvocati difensori dell’accusato. La sua versione non ha tanto convinto i giudici, a quanto pare. Secondo la ragazza le foto che la ritraggono insieme al 38enne in atteggiamenti allusivi sarebbero solo un modo per “dimostrare” da parte dell’uomo la sua virilità nei confronti della famiglia.

Il processo è stato aggiornato per la fine di maggio dove ci sarà un’altra udienza.