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Caserta, forum sulla legalità

di Antonio Parrella – CASERTA. “Una vita diversa è possibile”. E’ il titolo del convegno sulla legalità, organizzato dall’istituto comprensivo “Pietro Giannone” e fortemente voluto dalla dirigente scolastica Maria Bianco.

L’importante happening legale, svoltosi nei giorni scorsi presso il centro studi Sant’Agostino di via Mazzini, ha rappresentato il momento conclusivo delle attività svolte in classe dagli alunni delle classi terze. Al convegno hanno partecipato, tra altri, anche il giornalista Michele Cucuzza (autore del libro “Gramigna”), il giudice Raffaello Magi, Luigi Di Cicco, protagonista e coautore del libro, Daniela Borrelli (assessore alla pubblica istruzione), Giannamaria Caserta, presidente dell’ANFI (Associazione Nazionale Familiaristi Italiani), sezione di Santa Maria Capua Vetere, don Antonello Giannotti, direttore della Caritas Diocersana e l’avvocato Maurizio Gallicola, presidente del GAP (associazione di Genitori, ex Alunni e Professori), che ha moderato l’incontro.

Gli studenti, guidati dai loro docenti, hanno letto in classe nei giorni precedenti il libro “Gramigna” e ne hanno commentato i passi più significativi.

“L’obiettivo – spiega la dirigente scolastica Bianco – è stato quello di far arrivare ai giovani studenti il messaggio che se viene osservato il principio del rispetto dell’altro e delle leggi che regolano la comune convivenza è davvero possibile una vita diversa”.

Il libro “Gramigna” è stato letto prima dai docenti e dalla stessa dirigente e, una volta compreso il potenziale posseduto per il discorso educativo, non si è esitato a contattare autori e protagonista del volume, affinché potessero personalmente portare agli allievi il loro messaggio.

“Per questo – aggiunge Bianco – si ringrazia la professoressa Piera Affinita che, pur essendo docente esterna all’istituzione, ha collaborato per la riuscita dell’evento. I docenti di italiano e tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione dell’incontro, cosi come il collegio docenti, sono stati convinti fin dall’inizio che il consolidamento dell’apprendimento di valori e principi importanti per la formazione dei giovani e, attraverso loro, per le fondamenta della stessa società, non può avvenire solo attraverso la lettura, ma risulta utile anche il contatto diretto con chi ha vissuto determinate esperienze, la visita ai luoghi descritti e confiscati alla camorra”.

Nel corso dell’happening legale è stato interessante ascoltare ciò che negli interventi hanno detto i rappresentanti della legge, chi si occupa di problemi legati alla famiglia e il direttore della Caritas Diocesana, don Antonello Giannotti, che ha sottolineato che prima di parlare di educazione alla legalità bisogna parlare di educazione. Incisivo l’intervento del giudice Raffaello Magi, che ha invitato i giovani a non considerare troppo lontani da loro i pericoli e le ‘lusinghe’ derivanti dai facili guadagni e dall’ostentazione di beni non legalmente guadagnati e, soprattutto, ha sottolineato l’importanza di allontanarsi da certi ambienti anche fisicamente se non si ha la forza, avuta dal protagonista del libro, di non cedere a certi coinvolgimenti. L’avvocato Caserta, presidente dell’ANFI sez. di Santa Maria Capua Vetere, ha evidenziato l’importanza della famiglia e del clima e delle relazioni tra i genitori per evitare il rischio delle devianze nei figli.