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Caserta, provincia – Acqua del canale cambia colore. Sequestrata nota azienda casearia.

L’azienda avrebbe sversato ben il 75% dei residui della lavorazione casearia nelle acque del canale “Olivella-Spinosa”. Il titolare, un 34enne di Alvignano, è invece indagato per inquinamento ambientale.

Alvignano – L’inusuale colorazione assunta in alcuni momenti dalle acque del canale “Olivella–Spinosa” era la conseguenza di uno sversamento illecito di residui della lavorazione casearia. Responsabile, una nota azienda casearia della zona, impegnata nella produzione di burro fresco. Un disastro ambientale, che avrebbe potuto protrarsi per lungo tempo, causando ben più gravi conseguenze.

Ciò non è stato grazie all’attività investigativa dei Carabinieri. I militari, infatti, grazie ad una serie di controlli, effettuati di propria iniziativa, hanno constatato la variazione a periodi alterni del colore delle acque del canale, affluente finale del fiume Volturno.
Da qui l’avvio delle indagini. In particolare i Carabinieri, con la collaborazione del personale tecnico dell’Arpac di Caserta, hanno effettuato una serie di successive verifiche. È stato così possibile accertare la responsabilità del caseificio, situato nelle immediate vicinanze del ruscello. L’azienda, approfittando di tale vicinanza, era solita sversare le acque di scarto, prodotte nella lavorazione casearia, direttamente nel canale.

Lo stato di inquinamento e la diversa qualità dell’acque è apparsa evidente dai risultati delle analisi dei prelievi fatti a monte ed a valle del caseificio. Ma la condotta illecita, riferita all’anno 2016, risulta anche dalla documentazione relativa lo smaltimento delle acque di lavorazione. In relazione alla reale produzione di prodotto finito, l’azienda avrebbe smaltito regolarmente solo il 25% del materiale di scarto, immettendo il restante 75% dei rifiuti nelle acque del canale.

Concluse le indagini, i Carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese hanno provveduto stamane al sequestro preventivo dell’azienda casearia, affidata ora ad amministratore giudiziario nominato dalla Autorità Giudiziaria di Santa Maria. Il provvedimento è stato emesso dall’ufficio del Gip del Tribunale di Santa Maria su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il titolare dell’azienda, un 34enne di Alvignano, è invece indagato per inquinamento ambientale mediante sversamento di residui di lavorazione casearia in acque di scolo meteoriche.