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Caserta, provincia. Arrestato custode del cimitero: pretendeva denaro per la pulizia delle salme dopo la riesumazione

Lucrava sull’affetto ed il rispetto per i defunti. Pretendeva il pagamento di una cospicua somma di danaro onde adempiere ai suoi compiti. Arrestato.

 

E’ accaduto a Cesa. E’ stato arrestato il custode del cimitero cittadino.

Tentata concussione e concussione aggravata: questa l’accusa posta a fondamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Napoli, cui hanno dato esecuzione i Carabinieri della Stazione di Cesa (CE). Le indagini a suo carico sono state aperte in seguito alla denuncia circostanziata del figlio di uno dei defunti.

L’uomo, incensurato, dipendente del Municipio ed addetto ai servizi cimiteriali era stato, appunto, denunciato nel mese di Aprile. Si è, in tal modo, appreso che l’indagato pretendeva del denaro per procedere alla pulitura delle salme. Una pretesa oltre modo illegittima dal momento che, per quel servizio, il custode veniva pagato dal Comune come da contratto. Dunque, un abuso della qualità di incaricato di pubblico servizio, che ha dato il via agli accertamenti.

Nel corso delle indagini, è anche emerso che molte erano già state le vittime del malfidato custode. In tal modo, gli inquirenti hanno avuto conferma delle accuse: i testimoni sono stati sentiti come “persone informate sui fatti“, tra cui è spiccata la dichiarazione di un altro dipendente cimiteriale.

L’arresto è arrivato al culmine dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Napoli Nord diretta da Francesco Greco, con delega ai Carabinieri di Cesa, dipendenti dal Gruppo di Aversa, agli ordini del maggiore Antonio Forte e coordinati dal tenente Flavio Annunziata.

E’ stato, inoltre, attestato che in passato gli stessi Carabinieri di Cesa avevano indagato. All’epoca, però, il procedimento era stato archiviato per insufficienza degli elementi probatori. Oggi, le attuali prove, sono state suffragate dagli elementi indiziari precedentemente raccolti e l’esito è, così, stato positivo.

Attualmente l’uomo è ai domiciliari e nei suoi confronti il Municipio, a breve, dovrebbe attivarsi per la procedura di sospensione dall’incarico.