Si tolse la vita perchè non riusciva a pagare i debiti che aveva accumulato. Questa la triste verità della morta del bidello, Salvatore Milano, della scuola Carducci a Casoria. Arrestati quattro usurai: tra di loro un’ anziana donna di 83 anni.
La vicenda risale al 17 marzo del 2015, dietro c’era un vero e proprio giro di usura: è stato accertato che i tassi di interesse che venivano applicati erano di circa il 100%: veniva trattenuto il 20% o il 30% sulla prima somma richiesta: venivano consegnati 20 euro al giorno per 50 giorni. Il tutto è partito dal suicidio del bidello. Alcuni colleghi hanno riferito alle forze dell’ordine che l’uomo aveva difficoltà economiche. Da lì è partita l’indagine: nelle fasi successive il magistrato ha disposto il sequestro del cellulare del suicida: sono state trovate numerose conversazioni nelle quali il collaboratore scolastico chiedeva aiuto, in termini di denaro, ad uno dei presunti usurai poi scoperti dai carabinieri. Il risultato è stato ottenuto rompendo il muro di omertà anche, a quanto pare, da parte della famiglia dello stesso bidello. I carabinieri della Compagnia di Casoria hanno notificato, infatti, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per un 42enne fruttivendolo, ed il divieto di dimora per un 51enne e per sua zia, 73enne, e sua mamma, 83enne.
I responsabili sono stati, poi, individuati al termine di un’indagine portata avanti sia grazie a testimonianze di alcune vittime e sia grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali: una di queste riguarda l’appartamento di un 51enne, all’interno del quale veniva gestito un vero e proprio giro di usura che vedeva coinvolte anche la zia e la mamma dell’uomo. Proprie le ultime due erano indicate come “le persone che andavano a riscuotere”: si recavano a casa di chi aveva bisogno di denaro, spesso lanciando minacce a chi era in ritardo con i pagamenti. Il finanziere dei prestiti, risultava essere il fruttivendolo 42 anni: pur ricoprendo un ruolo apparentemente marginale, ma tenendo conto dei precedenti, il giudice ha disposto per lui il provvedimento più pesante.