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Clan Orlando: pentito svela il collocamento delle varie piazze di spaccio tra Marano e Calvizzano

Il collaboratore di giustizia, Patrizio Bonaccorso, fa chiarezza sul mercato della droga e sulle modalità di gestione di questo in alcuni comuni dell’area nord di Napoli da parte del clan Orlando, smantellato nelle scorse settimane dai carabinieri

In una dichiarazione datata lo scorso ottobre, Bonaccorso spiega:

A Marano le piazze di spaccio che io conosco sono: in mezzo alla Preola, si tratta di una piazza di spaccio; Piazzetta della Pace,in Calvizzano, sul corso nei pressi della chiesa,  Via Baracca, nei pressi del bar Message, gestita da Antonio e Ciro Di Lanno.

Patrizio Bonaccorso, 34 anni, residente a Marano di Napoli, è ritenuto affiliato al clan Polverino. Fu arrestato nel marzo 2016 e dovrà espiare 9 anni e 8 mesi di reclusione per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti commessa tra il 2009 e il 2010 tra Marano di Napoli e Spagna. Raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Napoli.

Secondo la sua ricostruzione, gli Orlando avrebbero infranto la regola che a Marano non si deve spacciare droga. Una volta arrivati al vertice, questo divieto è stato eliminato e gli stessi Orlando hanno aperto alcune piazze di spaccio proprio nel comune nell’area nord. In particolare quelle della Preola e a Piazzetta della Pace sono gestite da referenti degli Orlando. Mentre altre si trovano sul territorio di Calvizzano dove la cosca ha esteso la propria influenza.  Alla fine degli anni 90  gli Orlando scelgono di appoggiare Peppe Polverino e vengono riconosciuti dal capo clan come un gruppo autonomo, che continuerà ad occuparsi dello spaccio di hashish a Marano, Quarto e Calvizzano come raccontato da un altro pentito Roberto Perrone.

Su Marano, però, operebbe anche un altro “gruppo”, non alle dirette dipendenze degli Orlando, ma che agirebbero comunque su loro mandato:

Su Marano esiste poi una paranza a parte,  costoro si limitavano a chiedere il permesso agli Orlando per poter operare da soli; gli Orlando glielo concedevano ma in cambio chiedevano di lasciare uno spazio nel loro veicolo anche per un loro quantitativo di hashish, impegnandosi anche a venderglielo. Tutti quelli che operano a Marano devono chiedere il permesso agli Orlando”

Un cambiamento nella gestione dello spaccio che, secondo gli inquirenti, si è registrato anche in quella delle estorsioni. L’aggressività mostrata dagli Orlando nei confronti di commercianti ed imprenditori ha fatto rimpiangere loro la presenza dei vecchi gruppi criminali come i Polverino ed i Nuvoletta. Grazie all’appoggio dei Lubrano, parenti degli Orlando, questi sono riusciti a sovvertire le regole imposte in precedenza: il profilo basso è stato decisamente abbandonato. Come testimonia un episodio in cui uno dei “responsabili” minaccia apertamente l’autista di un furgone sospettato essere un “mezzo civetta” delle forze dell’ordine. Il tutto è reso chiaro alle forze dell’ordine grazie ad una intecettazione ambientale.