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Compravendita voti a San’Antimo: Corrado Chiariello prende subito le distanze

COMPRAVENDITA VOTI A SANT’ANTIMO, CORRADO CHIARIELLO: “ACCERTARE SUBITO LE RESPONSABILITÀ, FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA E NELLE FORZE DELL’ORDINE”

Il candidato del centro-destra alla elezioni amministrative di Sant’Antimo, Corrado Chiariello ha immediatamente preso le distanze dopo la notizia di presunte compravendite di voto a favore di un candidato con una lista civica a sostegno del centrodestra. “.Ecco le sue dichiarazioni:

“Gli arresti delle ultime ore per compravendita di schede elettorali denotano un modo di fare vergognoso e criminale che nulla ha a che fare con la politica. .Questo modo di fare delinquenziale  è lontanissimo dalla mia idea di politica e di amministrazione della cosa pubblica”. Ho massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, a cui chiedo un rapidissimo accertamento delle responsabilità. Perché accertare le responsabilità del singolo  è fondamentale per non condannare in toto la politica, che per me da sempre è servizio ai cittadini”.

Poi aggiunge:

Apprendo da notizie di stampa che un candidato di una lista civica a mio sostegno sarebbe il beneficiario della compravendita posta in essere da tre uomini arrestati dai carabinieri in mattinata. Chiedo allo stesso che si sospenda immediatamente dalla competizione elettorale. Qualora i voti di questo candidato dovessero risultare fondamentali per la mia elezione, sono pronto a rinunciare agli  stessi. Rinnovo la mia più totale fiducia nella magistratura e alle forze dell’ordine va il mio plauso”.

Così il candidato sindaco del centrodestra a Sant’Antimo, Corrado Chiarello,  commentando gli arresti di tre persone ritrovati con oltre trecento tessere elettorali con facsimile di candidato al Consiglio comunale.

Durissimo, invece, il candidato sindaco del Pd, Aurelio Russo:

“Nel comizio di chiusura lo avevo denunciato. Mentre altri si trastullavano a fare polemica con il centrosinistra, ho detto a chiare lettere che a Sant’Antimo “le schede si compravano e vendevano dal tabaccaio o dal fruttivendolo” come dei normali beni di consumo. Un sistema collaudato, che questa volta è scoppiato loro tra le mani. Speriamo che gli passi per qualche generazione la voglia di comprare e vendere i voti. Stendo un velo di misericordia sulle dichiarazioni del candidato sindaco del centrodestra, rese come se non sapesse quali liste sono coinvolte (tra le sue) e quali (tra i suoi) candidati siano interessati all’azione dei carabinieri. Se è in buona fede, si informi meglio.”

 

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