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Scandalo tessere elettorali a Sant’Antimo: il candidato si ritira

Il candidato in questione è Antimo Alfè, il quale, dopo la questione “compravendita di voti”, ha deciso ritirare la propria candidatura all’indomani dell’arresto di tre persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla promessa di denaro o altro vantaggio elettorale. Sequestrate 321 schede elettorali in un blitz dei carabinieri della compagnia di Giugliano.

Alfè era candidato con la lista civica “Vivi Sant’Antimo” a sostegno del candidato di centrodestra Corrado Chiariello. Ora annuncia di voler ritirare la sua candidatura. Questa la dichiarazione firmata e consegnata ai promotori della Lista civica:

Relativamente alle consultazioni amministrative dell’11-06-2017 vi informa di della decisione di ritirare la mia candidatura, viste le ultime vicissitudini, (delle quali mi ritengo del tutto estraneo) che hanno interessato il ritrovamento di tessere elettorali con all’interno facsimili di schede che riportavano il nome del sottoscritto. Mi impegno fin da ora a rinunciare alla carica di consigliere comunale presso le competenti autorità, ove mai risultassi eletto.

L’aspirante consigliere è coinvolto nella vicenda ma non risulta al momento indagato.  I 321 intestatati delle tessere avrebbero ammesso tutti l’illecito parlando di rimborsi da un minimo di 30 euro ad un massimo di 50 per votare il suddetto candidato. Alfè ha ottenuto 91 preferenze: non sufficienti ad ottenere un posto in consiglio comunale qualunque sia l’esito del ballottaggio: qualora fosse stato eletto,  ha dichiarato che avrebbe comunque rinunciato alla carica.  Intanto lo stesso candidato al ruolo di primo cittadino, Corrado Chiariello, risponde direttamente con un post dalla sua pagina Facebook:

Quando il paese che ami è oggetto di un’esposizione mediatica negativa, stai male. Quando il paese che aspiri ad amministrare in prima persona – perché vuoi migliori nei piccoli processi come nei grandi – viene mortificato, ti senti profondamente amareggiato. Quando i tuoi avversari politici e non – che conoscono la tua onestà intellettuale, la tua etica politica e la tua correttezza civica – si cimentano in commenti strumentali a conseguire qualche consenso in più, in barba a tutto il resto, pensi che non ci sia mai un limite allo scontro, mai un confine da non superare e che, dunque, l’interesse per la Comunità sia sempre subalterno agli inutili e transitori interessi personali.Non entro nel merito dell’increscioso episodio delle schede elettorali di ieri. Ci sono gli inquirenti che con solerzia e rigore stanno impegnandosi a verificare possibili responsabilità, ad accertare eventuali colpe.Lo dirò con nettezza: ciò che è accaduto mi fa schifo. Mi fanno schifo sia i casi isolati sia l’ombra del sospetto di una compravendita. Il solo pensiero di (s)vendere il proprio voto mi fa ribrezzo. Non riesco a concepire nessuna giustificazione in merito, né l’ignoranza, né la povertà. È un crimine culturale, è un atto di delinquenza civica, prima che un dolo giuridico.Ci sono casi in cui le colpe morali sono più gravi di quelle legali, e l’evento occorso (indipendentemente da come si concluderà) si configura a mio avviso in questo modo.Ragione per cui accetto di buon grado la decisione del candidato (comunicatami dai promotori della lista civica) coinvolto di procedere al ritiro ufficiale della sua partecipazione alle consultazioni elettorali benché nell’atto di ritiro si sia dichiarato del tutto estraneo ai fatti tra l’altro ad oggi non contestatigli.A chi è interessato solo a manipolare i fatti, infangando il sottoscritto con il solo scopo di schiudersi la prospettiva di sottrarre preferenze a me e alle liste che mi appoggiano – pur conoscendo la mia totale inconsapevolezza ed estraneità a qualunque deteriore dinamica elettorale – dico solo una cosa: VERGOGNATEVI! Non accetterò ulteriori insinuazioni, allusioni e infondate accuse. Non lo merito. Non indugierò a ricorrere alle vie legali, se dovesse essere necessario.Perché non fate del male a me, ma solo al vostro paese. Non capite che, anche come amministratori, siamo tutti di passaggio. Siamo in lizza per dare un contributo concreto ai nostri territori, ai nostri cittadini, ai nostri figli e al loro, nostro futuro.In ultima istanza, e con uno slancio finale di umiltà, chiamo a raccolta tutta la popolazione, di cui riconosco a maggioranza l’assoluta onestà e indipendenza: votate sempre senza condizionamenti, votate sempre ispirandovi al principio di conoscenza e libertà.
Grazie a tutti, viva la democrazia e viva Sant’Antimo!