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La Lega minaccia Conte: “Se rimuove Siri lo sfiduciamo”

Giuseppe Conte - Fonte foto Facebook

I nervi sembrano davvero tesissimi in casa Lega. Il caso Siri sta determinando una rottura reale all’interno del Governo, al punto che il Carroccio non ha risparmiato una vera e propria minaccia al Premier Conte.

A parlare è il ministro per le Politiche agricole e del turismo Gian Marco Centinaio, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24. In risposta a una domanda sul sottosegretario indagato per corruzione ha affermato:

“Se venisse fatto un decreto per rimuovere il sottosegretario Armando Siri senza l’accordo della forza politica che lo ha espresso la cosa sarebbe molto grave, verrebbe meno la fiducia nei confronti del presidente del Consiglio che decide senza interpellare uno dei due contraenti”.

Parole molto grosse che fanno presagire una difficoltà reale per Conte di sbarazzarsi di Siri, come vorrebbe il Movimento 5 stelle. Centinaio poi continua:

“Il presidente Conte non arriva da Marte ma è stato scelto da Lega e Movimento 5 Stelle, e di conseguenza sa benissimo come stanno le cose. Noi siamo un alleato fedele ma non stupido“.

A leggere quindi queste affermazioni ci sarebbe davvero da stare poco tranquilli. Eppure, è lo stesso Centinaio qualche ora dopo a spiegare che alcuni toni dipendono anche dalla campagna elettorale per le Europee:

“Lo sto dicendo da giorni: non vedo l’ora di arrivare al 27 di maggio. Un po’ per goderci il risultato di una vittoria straordinaria, un po’ perche’ l’azione di governo deve tornare a essere tale e non solamente dibattito preelettorale. Che, a mio parere, fa anche male al lavoro che stiamo facendo. Un conto sono le critiche tra alleati su iniziative politiche; un altro le critiche personali. Quelle rischiano veramente di creare fratture insanabili”

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