LineaPress.it

Defend Europe e le manovre occulte sull’indagine Iuventa

Roma – Nuove inquietanti retroscena emergono sulla vicenda del sequestro della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettett, avvenuta il 2 agosto su ordine della procura di Trapani.

Secondo le ricostruzioni del quotidiano famiglia cristiana ci sarebbe infatti un collegamento tra il suddetto sequestro e le attività dell’organizzazione di estrema destra Defend Europe. Ad emergere sono due nomi in particolare: Quello di Cristian Ricci, alla guida della società di sicurezza privata Imi Security Service, meglio noto come il gruppo di mercenari che ha denunciato le ‘anomalie’ della Iuventa, portando la procura di Trapani ad aprire un fascicolo; e quello di Gian Marco Concas, ex ufficiale della Marina militare e portavoce di Generazione identitaria, organizzazione multinazionale di estrema destra che abbraccia le nazionalità inglesi, italiane e tedesche. E’ a questo punto che emerge il legame con Defend Europe, dato che la suddetta organizzazione multinazionale appoggia apertamente l’iniziativa di estrema destra per “monitorare e denunciare l’attività illecita delle navi delle Ong”impegnate nel soccorso di migranti e “fermare i criminali che fanno affari con i trafficanti di uomini”.

L’Imi Security Service, scrive ancora Famiglia Cristiana, “nell’ottobre dello scorso anno inviò prima all’Aise (servizio segreto militare) e poi alla squadra mobile di Trapani la segnalazione sui movimenti ‘sospetti’ della nave dell’Ong tedesca. Il gruppo social della società non è aperto al pubblico, è collegato al sito web ufficiale della Imi e prevede l’approvazione della richiesta di iscrizione da parte degli amministratori. L’elenco degli iscritti è invece liberamente consultabile, e composto da diversi contractor, molti dei quali con esperienze militari attive nel curriculum. In sostanza si tratta dello stesso contesto di provenienza della società di mercenari inglese che ha fornito a Generazione identitaria la nave C-Star, ora in arrivo sulle coste libiche”.

Il Gip di Trapani ha inoltre riportato il contenuto delle dichiarazioni dei due contractor legati alla società Imi: “Montanino Lucio e Gallo Pietro, operatori a bordo della motonave Vos Hestia, assunti temporaneamente quali dipendenti dell’agenzia Imie le cui dichiarazioni hanno dato origine al presente  procedimento penale…”. Sarebbero stati loro i primi a segnalare le anomalie della Iuventa.

 

 

 

Exit mobile version