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Droga e pizzo: Arzano è il nuovo territorio del clan di Scampia

 Droga e pizzo nella “167”. Sotto osservazione il gruppo di Scampia. Una costola degli Amato-Pagano di Melito ad Arzano.Ecco cosa sta accadendo.

Gli esattori del gruppo di Scampia sul territorio di Arzano. Oltre al business della droga presente nella “167”: come confermato dal recente blitz dei carabinieri. Questo quanto emerge da alcune informative delle forze dell’ordine sulla situazione della criminalità in alcuni comuni dell’area nord di Napoli. Proprio l’azione dei militari era stata decisa per colpire un gruppo definito come “quelli del rione 167”. Secondo gli investigatori si tratta di un clan vicino legato a doppio filo agli Amato-Pagano di Melito. Una sorta di costola del cartello dei cosiddetti “spagnoli”.

L’operazione delle forze dell’ordine fu a carico di 20 persone sottoposte a regime di detenzione ai domiciliari. All’interno di un sottoscala fu trovato e sequestrato un involucro contenente un panetto di hashish da 100 grammi, 8 stecche di hashish (25 grammi), 28 dosi di eroina e 3 di crack. Oltre a 44 cartucce calibro 9 e due bilancini di precisione. Ora il monitoraggio del territorio si è esteso anche alle strade. Furono eseguiti posti di blocco e controllati ben 36 veicoli e 76 persone. Secondo gli stessi investigatori, il quadro criminale sta rapidamente cambiando. La perdita di poteri dei gruppi storici può aver portato altri a decidere di prendere spazio, verso nuove zone mirando al controllo di nuove piazze di spaccio ed altre attività. L’ipotesi è che le varie famiglie si stiano ripartendo il territorio. In ballo c’è un giro d’affari enorme.

L’attenzione su Arzano si è spostata dopo l’omicidio di Francesco Russo. Il Russo era originario di Casoria e considerato dagli inquirenti come affiliato al clan Moccia di AfragolaEd è soprattutto negli ambienti della mala locale che stanno concentrandosi le indagini delle Forze dell’Ordine.In passato Arzano era divisa tra afragolesi e scissionisti. I primi concentrati nelle estorsioni, i secondi nel traffico di sostanze stupefacenti. L’omicidio, quindi, si inquadra nell’apertura di nuovi, inquietanti, scenari. Potrebbero essere saltati determinati equilibri.