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Frattamaggiore – Minacciavano le ditte locali. Sconto di pena per tre estorsori

Sconto di pena per tre persone, due di Frattamaggiore ed uno di Casandrino. L’accusa parla di tentata estorsione aggravata da metodo mafioso. Uno dei tre recentemente aveva ricevuto un’ordinanza per omicidio.

Lo sconto di pena è stato disposto ieri pomeriggio dalla Terza Sezione della Corte d’Appello del Tribunale di Napoli nei confronti di un 61enne ed un 32enne di Frattamaggiore ed un 51enne di Casandrino. Il primo rimedia 4 anni e 10 mesi (in primo grado erano ben 10), per gli altri due 3 anni e 4 mesi (in primo grado erano 4). Le sentenze di primo grado erano avvenute con rito abbreviato.

I fatti risalgono al mese di novembre del 2015 quando vennero fermati insieme ad un altra persona, di Frattamaggiore. L’arresto fu portato a termine dai carabinieri di Casoria coordinati dalla DDA di Napoli.

L’accusa parlava di una richiesta di pizzo nei confronti di due ditte che erano intente a realizzare opere sul territorio proprio di Frattamaggiore. L’estorsione era aggravata da modalità camorristiche.

Secondo le indagini, iniziate prima del blitz di novembre, fu appurato che i tre minacciavano le vittime fino a costringerle ad interrompere i lavori, rimarcando di essere i referenti, a Frattamaggiore, di un gruppo criminale radicato su i vari comuni limitrofi. I titolari delle aziende minacciate, però, si ribellarono denunciandoli ai carabinieri.

Il 51enne di Casandrino pochi giorni fa è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli. L’accusa parla di omicidio.

Le sentenze sono state riformulate dopo che sono stati accolti le motivazioni d’Appello richieste da uno degli avvocati difensori. In particolare è stato riconosciuto il principio di moderazione: in presenza di più circostanze ci può essere un solo aumento della misura massima di un terzo. Al 61enne sono stati contestati due episodi, agli altri due uno a testa.