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Ischia, tempesta di disdette: tutti i numeri della crisi del turismo post terremoto

Il terremoto,  che continua ad agitarsi dalle parti di Casamicciola, fa sentire i suoi effetti anche dal punto di vista dell’economia, quella del turismo, dell’isola. Dopo la paura ed i disastri il mercato delle prenotazioni non si è, infatti, ripreso.

L’economia turistica traballa e rischia di incidere in maniera negativa sugli assetti economici non solo di Ischia ma dell’intera regione. Il sistema è, infatti, messo in serissima difficoltà da una vera e propria pioggia di disdette. Come riporta IL MATTINO, sui tavoli dei sindaci sono giunte le comunicazioni degli imprenditori: 400 aziende turistiche, più altre 1500 dell’indotto, in chiara difficoltà gestionale, chiuderanno i battenti tra qualche settimana. Circa 20mila lavoratori  verranno licenziati e, con i nuovi meccanismi che riguardano il lavoro stagionale, in tanti non accederanno ai benefici dell’assegno di disoccupazione considerato che per gli stagionali la legge stabilisce un minimo di 6 mesi in regime di assicurazione e contributi versati.

Inoltre, pare, che gli stessi imprenditori non nascondano il loro nervosismo dopo la decisione del governo di non finanziare altra emergenza che non sia quella abitativa: secondo la linea di tenere ben distinti i piani dell’intervento. Così il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino:

Doveva essere l’anno del grande boom ed invece la sorte ha cambiato i destini di tutti. La nostra ormai è una bomba ad orologeria dal punto di vista sociale perchè migliaia di lavoratori del turismo non solo isolani ma anche tanti che dalla terraferma lavorano qui dovranno affrontare un inverno di terribili difficoltà.

Secondo le stime, i più fortunati avranno guadagnato circa 8mila euro a fronte dei 12/14 mila degli anni precedenti. La rabbia non è mossa solo contro governo e Regione, ma anche contro quella parte di stampa rea di aver condotto un’opera di sciacallaggio:

Stiamo raccogliendo tutto il materiale pubblicato o mandato in onda perchè formeremo un dossier da inviare alle istituzioni ed all’opinione pubblica anche estera per dimostrare che contro l’isola d’Ischia si è scatenata una inopportuna tempesta mediatica.

Nelle prossime settimane verrà chiesto al ministro Poletti un tavolo di concertazione per discutere della sorte di 20mila lavoratori e di 2000 imprese medio-piccole. Intanto uno staff di creativi, legati al mondo della televisione e provenienti da Roma e Milano, sono a lavoro per produrre un video-dossier che nei prossimi mesi verrà diffuso in rete ed all’estero.