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Villa Literno – Uccise un ladro entrato in casa: accusato di omicidio volontario.

Inizialmente indagato per eccesso di legittima difesa, il meccanico di Villa Literno che nella notte tra il 20 e il 21 marzo del 2016 sparò e uccise un ladro entrato nel giardino della sua villa ora rischia un processo per omicidio volontario.

Svolta inaspettata nel caso del meccanico di Villa Literno che poco più di un anno fa uccise un ladro introdottosi nella sua proprietà. Inizialmente l’uomo era stato indagato per eccesso di legittima difesa. Ma ora alla chiusura delle indagini preliminari, la Procura di Napoli Nord, guidata da Greco, ha mutato il capo d’imputazione in omicidio volontario. Alla base di tale decisione l’incongruenza tra la versione dei fatti dell’indagato e i vari accertamenti eseguiti. In particolare a mettere in dubbio la versione fornita dall’uomo sarebbero le perizie balistiche e un video delle telecamere di sorveglianza di un edificio vicino alla villetta teatro dei fatti.

Quella notte, Diana raccontò di essere stato svegliato dalla telefonata della figlia, che, rincasando da una festa, aveva notato una Bmw vicino casa e un uomo nel cortile. Allertato, il meccanico aprì il fuoco, colpendo il ladro alla giugulare. L’uomo disse di aver sparato dal balcone e non con l’intenzione di uccidere. Sette i bossoli ritrovati nel giardino.

 Tuttavia, stando da fonti inquirenti, dalle immagini del video di sorveglianza emerge che le cose andarono diversamente. Ed inoltre sembrerebbe che anche la perizia balistica “smentisce la versione del meccanico”.

L’uomo non ha mai cambiato la propria versione. Ed in esclusiva a Il Mattino dichiarò di aver reagito in quel modo per paura, per salvaguardare la propria famiglia.

”Non volevo fare del male a nessuno, tantomeno ho sparato per uccidere, sto malissimo”.

Le sue parole.