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Sanità: pazienti a rischio, mancano 47000 infermieri. Record negativo in Campania.

ROMA, 18 LUG – I dati dell’Ipasvi indicano che in Campania ogni infermiere, in Campania, accudisce ben 18 pazienti, la metà rispetto ai 9 che il collega del Veneto o della Liguria si trova a dover gestire: è un carico di lavoro extra quello che i professionisti si trovano a svolgere nelle regioni in piano di rientro. Somministrazione di farmaci, prelievi di sangue, misurazione della temperatura e dei parametri vitali, cambio del catetere, gestione della dialisi. Sono solo alcuni dei tantissimi compiti che un infermiere è chiamato a svolgere nei confronti del malato, sia a domicilio che in ricovero. “Studi internazionali – riferisce Ipasvi – indicano che se i pazienti per infermiere scendono da 10 a 6, la mortalità si riduce del 20%”. Un dato che basta a far capire perché, in questo caso, la sicurezza è una questione di numeri. Numeri rispetto ai quali l’Italia arranca. Se la media nazionale è di 12 pazienti per infermiere, nelle regioni in piano di rientro, che di più scontano il blocco del turn over e la carenza di personale, si arriva a 18 pazienti per infermiere in Campania, 16 nel Lazio, 15 in Piemonte, 14 in Puglia. Al contrario, alcune Regioni come Veneto, Toscana, Liguria e Basilicata si fermano a 9 e il Friuli Venezia Giulia fa ancora meglio con 8. (ANSA).