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Sant’Antimo. È guerra tra clan. 3 bombe in 4 giorni

Emergenze criminalità sul territorio di Sant’Antimo. 3 bombe fatte esplodere contro attività commerciali in 4 giorni. Si tratta del settimo attentato in pochi mesi. L’ultimo ieri notte.

Un’altra bomba è esplosa ieri notte. A via Plutone nei pressi della serranda della palestra “Step Up”. Il contesto è quello della lotta tra clan: I Puca ed i Ranucci per il controllo non solo di Sant’Antimo ma anche di Casandrino e Grumo Nevano.Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Giugliano diretta dal capitano Antonio De Lise. Il fatto di ieri segue quello di giovedì scorso: due bombe sono state fatte  esplodere poco dopo le due di notte a distanza di una decina di minuti l’una dall’altra, Sono state  piazzati alla base delle serrande del bar” Imperial” (tra via Giuseppe Di Vittorio e corso Unione Sovietica,) e del negozio “ L’angolo di Angy”,   in Via Galileo Galilei. L’onda d’urto ha mandato in frantumi  i finestrini di alcune auto parcheggiate nelle vicinanze. I proprietari, degli esercizi commerciali sono uno zio e una cugina del boss Pasquale Puca: entrambi incensurati.

La stessa palestra, scenario dell’ultimo attentato, risulta essere nella disponibilità di  Antimo Di Biase: un affiliato al clan capeggiato da Pasquale Puca. Di biase arrestato lo scorso mese di marzo perché, secondo la Dda, svolgeva  il ruolo di riciclare i proventi illeciti, di procurare veicoli, predisponendovi congegni idonei ad occultarvi armi, di detenere e custodire le armi, nonché di intestarsi fittiziamente dei beni al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.