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Casoria: aggredito il sindaco Fuccio. Ecco la dinamica

Trapelano le prime notizie sulla dinamica dell’aggressione al sindaco di Casoria, Pasquale Fuccio. Ecco cosa è successo. Intanto arrivano messaggi di solidarietà.

Il fatto è avvenuto ieri intorno alle 9 di mattina. Fuccio si trovava nella casa comunale. Secondo una prima ricostruzione l’aggressione è stata perpetrata da un 40enne disoccupato, il quale aveva chiesto un incontro al primo cittadino: desiderio accolto. L’uomo ha raccontato, nel colloquio, di aver bisogno di un sussidio sanitario. A quanto pare, Fuccio si è subito prodigato per far fronte a questa necessità. Successivamente, però, il clima da una normale conversazione si è trasformata in una discussione per poi finire in un vero e proprio litigio.

L’uomo si è prima allontanato, uscendo dall’ufficio, per poi tornare  e pretendere denaro dal sindaco. Al rifiuto, il 40enne avrebbe scagliato una sedia sulla scrivania. Fuccio a provato a difendersi, girando intorno alla scrivani: lo stesso aggressore, però, non ha desistito ed ha estratto un piccolo coltello. A quel punto due impiegati, richiamati dalle urla e dal baccano generatosi, sono entrati nell’ufficio e hanno immediatamente bloccato l’uomo: nel divincolarsi lo stesso si è anche ferito ad un braccio. Pochi minuti dopo son stati allertati i Carabinieri della compagnia di Casoria.

Ecco il commento dello stesso sindaco, Pasquale Fuccio:

La vile aggressione, che ho subito questa mattina al Comune durante il mio consueto appuntamento con i cittadini, rappresenta l’ennesima conseguenza della disperazione della gente. Lo scellerato gesto di questo soggetto nei miei confronti va sicuramente condannato, ma vanno individuate le reali cause che hanno condotto questa persona ad un atto di tale brutalità nei confronti delle Istituzioni.
Un’ ennesimo atto di violenza, figlio del malcontento di un “mezzogiorno” notevolmente distaccato dal resto dell’Italia e lontanissimo dalla visione comune dell’Europa. Noi istituzioni non possiamo diventare bersaglio facile per chi vive nella disperazione, solo perché ogni giorno ci interfacciamo con i reali problemi delle nostre comunità. La speranza è che questo vile atto serva da monito per la politica nazionale, nel tentativo di cambiare una volta per tutte rotta e di dare un’opportunità concreta ai nostri territori.
Nel frattempo, per la salvaguardia dell’incolumità di tutti coloro che ogni giorno lavorano all’interno della casa comunale, sarà fissato un solo giorno a settimana per interagire con il primo cittadino. Saranno, inoltre, fissate regole ben più rigide così da evitare spiacevoli atti di violenza. Nei prossimi giorni informeremo la cittadinanza delle nuove regole tramite un comunicato stampa.
Andiamo avanti con il nostro lavoro senza sosta per tentare di garantire un futuro di normalità alla città di Casoria.

Per lo stesso arrivano i messaggi di solidarietà di consiglieri di maggioranza ed opposizione, come Elena Vignati, capogruppo pentastellato in consiglio:

gesti del genere sono da condannare sempre e comunque.