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Parlamento discute dell’infarto nella Tav: “ritardo vegognoso nei soccorsi”

Il Parlamento sta discutendo su quanto accaduto alla Tav di Afragola lo scorso 24 novembre quando a morire di infarto fu Vincenza Cerbone. Viene posto sotto accusa soprattutto il ritardo nei soccorsi.

In seguito alla tragedia e dopo il botta e risposta tra Rfi e il marito della donna, l’onorevole Pina Castiello ha inoltrato una interrogazione al ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed al ministro della salute:

La stazione ferroviaria di Afragola pochi giorni fa è stata scenario di una vicenda drammatica che ha visto una giovane donna morire per un arresto cardiaco; purtroppo l’intervento risoluto dei passanti, tra cui un medico che ha praticato le prime manovre di soccorso manuali, non è stato sufficiente a scongiurare il decesso della donna. Se l’immediato intervento in stazione con un defibrillatore o se l’arrivo tempestivo dei mezzi di soccorso (l’ambulanza è arrivata dopo 30 minuti dalla chiamata per le oggettive difficoltà nel trovare la strada che porta alla stazione) avrebbero potuto evitare l’accaduto….

certamente è vergognoso che una persona venga soccorsa così in ritardo.

La stessa Castiello si chiede se il Governo  non ritenga opportuno che vengano prese iniziative per introdurre l’obbligo di dotare le stazioni che devono assorbire un flusso di 5000 passeggeri al giorno  di “defibrillatori e di personale debitamente formato ad utilizzarlo”.