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Infarto alla Tav – il marito smentisce le Ferrovie. La magistratura indaga

Aperta un’inchiesta dopo la morte di una donna di 42 anni. Il decesso è avvenuto all’interno della stazione dell’alta velocità di Afragola. Intanto il marito della vittima smentisce le Ferrovie dello Stato.

Al momento nessuna ipotesi di reato è stata formulata. Botta e risposta tra Rfi e il marito della insegnante deceduta Vincenza Cerbone.Secondo la versione delle Ferrovie la presenza del defibrillatore non è diretta competenza delle stesse. Rientrerebbe infatti nel piano regionale di primo soccorso. Sempre secondo Rfi, la donna si è recata da Napoli ad Afragola per riprendere l’auto parcheggiata alla Tav: in precedenza era scesa alla stazione Garibaldi di Napoli. Proprio il marito ribatte che sua moglie è scesa alla stazione di Afragola alle 15:35 e non a Napoli, contraddicendo orario e versione di Rfi.

Il magistrato  della Procura di Napoli Nord, ha intanto disposto il sequestro della salma per fare chiarezza su quanto accaduto. Al momento si cerca di capire se i soccorsi sono giunti in tempo e se la presenza del defibrillatore avrebbe consentito di salvare la vita a Vincenza.