Segnala a Zazoom - Blog Directory

Candidato a Napoli, e nel manifesto compare il cognato morto del boss

Una cosa inquietante oggi ci viene segnalata da Conchita Sannino di Repubblica.

Ecco il debutto di Giuseppe Riganato, detto Peppe, 56 anni, alter ego, accompagnatore e factotum di un esponente della Settima Municipalità di San Pietro a Patierno-Miano-Secondigliano, ovvero Giovanni Di Vincenzo, a sua volta parente stretto del capopiazza Giuseppe Parisi, o’ Nasone, ucciso dai sicari di camorra nel 2011.

Ma il fatto che ci siano parentele con persone note alle forze dell’ordine non è la “notizia“, anzi, il fatto nasconde una cosa ben più preoccupante e dai risvolti grotteschi.

Così il signor Riganato, vicino al senatore verdiniano Antonio Milo, fa stampare e posta sul proprio profilo Facebook il manifesto che tiene insieme le due storie. Alle sue spalle, anche la foto del morto, Di Vincenzo, ovvero il cognato del pregiudicato Parisi, noto capopiazza del clan Amato-Pagano al rione Berlingieri – che fu assassinato da un commando della Vanella Grassi nell’aprile del 2011: ovvero nel periodo di piena guerra di assestamento dopo le faide degli anni precedenti.

Dopo i fatti di questi giorni, dovuto sia alle dichiarazioni di Verdini sulla Capacchione che alle candidature non proprio raccomandabili, Ala si ritrova oggi a dover fare i conti con un messaggio politico che più o meno cita così:

Quel manifesto, oggi, recherebbe con sé un messaggio non scritto: scrivi Riganato, sostieni i Di Vincenzo. Raccontano nel rione: “Peccato che è morto, era già deciso: Di Vincenzo doveva andare al Comune e Riganato alla municipalità”.

La campagna elettorale non è ancora conclusa, vedremo nei prossimo giorni cosa uscirà ancora fuori da questa battaglia elettorale che ad oggi sicuramente non ci sta facendo annoiare.