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Acerra: bomba alle pompe funebri Pacilio. Si teme l’intimidazione

La bomba esplosa contro la ditta di pompe funebri Pacilio nel giorno dei funerali per don Riboldi. Ecco quali piste seguono gli investigatori.

Gli stessi hanno effettuato i rilievi scientifici. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna insieme ai colleghi della locale stazione. Per il movente non si escludono racket e ritorsione personale. Ad agire potrebbe essere stata una sola persona. La bomba è stata piazzata davanti alla sede della ditta Pacilio a via Trieste e Trento, a pochi passi dal Duomo di Acerra, nella notte tra mertedí e mercoledì.

Secondo una prima ricostruzione, a piazzare la bomba, del genere carta potenziata innescata da una moccia corta, sarebbe stato un uomo incappucciato, il quale si è poi allontanato in direzione Piazza Castello. Nella denuncia, il titolare ha spiegato di non aver ricevuto né minacce né richieste di estorsione. Gli investigatori, però, non escludono nessuna pista. Non si tratta del primo attentato contro la stessa sorta. Gli altri due episodi risalgono a gennaio e all’estate del 2016.