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Acerra, estorsione: 50enne scarcerato per decorrenza dei termini

Un uomo di 50 anni di Acerra è stato scarcerato per decorrenza: il periodo trascorso tra custodia cautelare in carcere ed arresti domiciliari è esattamente di entità uguale  alla condanna, rimediata in secondo grado, a 3 anni e 4 mesi. L’accusa era estorsione con metodo mafioso.

La misura è stata disposta dal tribunale di Napoli che ha accolto le richieste degli avvocati difensori. In appello la pena fu dimezzata rispetto alla richiesta di primo grado: ben 8 anni. In quell’occasione,  a maggio del 2016, altre 8 persone avevano ricevuto uno sconto di pena dopo le condanne, ben più corpose, ricevute dopo il primo processo celebrato con rito per direttissima. Le accuse erano di estorsione, associazione mafiosa, lesioni personali e danneggiamenti seguito da incendio.

La vicenda risale ad un periodo compreso tra gennaio e settembre del 2014. All’epoca ci furono tre ordinanze in grado di ricostruire i fatti riguardanti una nuovo cartello criminale operante sul territorio acerrano che aveva tra le sue attività principali quella delle estorsioni nei confronti di ditte edili.