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Acerra, faida di camorra: i killer confessano

In due ammettono i fatti contestati nel corso dell’udienza in Corte d’Assise d’Appello. Gli altri due si proclamano innocenti. La sentenza è attesa per fine mese. Il pg conferma i 4 ergastoli del primo grado.

La vicenda riguarda la faida di camorra ad Acerra. L’udienza si è tenuta ieri mattina presso la II Sezione della corte d’Assise d’Appello di Napoli. Il procuratore generale ha chiesto la conferma dei 4 ergastoli chiedi a maggio scorso nei confronti di 4 persone: una di Acerra  e tre di Casalnuovo. In due hanno ammesso i fatti confessati, gli altri due si sono proclamati innocenti. Di questo processo fanno parte anche due collaboratori di giustizia: R.V di Afragola e A.D di Acerra, i quali avevano rimediato 16 e 14 anni. La sentenza è prevista a fine mese dopo le discussioni della difesa.

Dovranno essere accertate le responsabilità per 4 omicidi avvenuti nel 2002: i delitti di Carmine Esposito, uomo di riferimento del clan De Sena, ucciso il 24 aprile del 2002, Domenico De Luca, uomo di fiducia dei Tortora, il cui cadavere fu portato nelle campagna a confine con Afragola, Gennaro Panico, ucciso il 17 agosto come risposta all’omicidio di De Luca e Giuseppe D’Alessandro ucciso a Casalnuovo il 9 ottobre: il cui corpo venne chiuso nel bagagliaio di una macchina successivamente data alle fiamme a Sant’Anastasia.

Per questi fatti sono già stati condannati in via definitiva ad inizio agosto Pasquale Tortora e Gaetano De Rosa: entrambi avevano scelto il rito abbreviato.