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Acerra, ladri in azione: maxi-furto in una villa del Rione Ferrovia

Furto al Rione Ferrovia ad Acerra: ignoti in azione in una villa. Entrano e scappano via con i gioielli. Ora è caccia aperta ai ladri. Ecco quanto ricostruito dalle forze dell’ordine.

Il fatto è avvenuto pochi giorni fa. I ladri si sono introdotti all’interno  riuscendo ad eludere il sistema di sicurezza della villa stessa; sono riusciti a sradicare la scatola dell’allarme  e successivamente l’hanno coperta con della schiuma. Sono poi entrati dalla finestra riuscendo a piegare alcune sbarre. Una volta dentro sono riusciti a racimolare un bottino considerevole: oggetti d’oro ed altri gioielli. La casa si trova in una zoane residenziale di Acerra, a via Fondola. I proprietari al momento del furto non erano in casa, sono stati avvertiti solo la mattina successiva dai vicini.  L’episodio è stato prontamente denunciato. 

In fatto di microcriminalità, Acerra non vive certo un bel periodo – come tutta la zona nord di Napoli d’altra parte – in particolar nei mesi di settembre ed in questo inizio ottobre. Nel mese precedente è stata registrata una vera e propria escalation con ben 15 rapine in 20 giorni. Ora, l’episodio  raccontato apre un mese di ottobre dove è stata registrata anche la notizia della banda dei furti d’appartamento. I partecipanti avevano messo su un sistema decisamente avanzato, grazie al quale era stata messa in piedi una vera e propria associazione a delinquere.  dedita al compimento di furti in abitazioni, gioiellerie e parcheggi, per consumare i quali i malviventi avevano predisposto mezzi e uomini ed avevano raggiunto un’elevata preparazione tecnica nella creazione di chiavi complesse, riprodotte grazie ad un software informatico che funzionava sulla base di una semplice fotografia delle chiavi. Dopo un’accurata scelta dell’obiettivo venivano effettuati sopralluoghi per studiare orari e abitudini delle vittime prescelte. Il gruppo, facente capo a Imperatore Salvatore, utilizzava la tecnica della duplicazione illegale di chiavi mediante l’utilizzo di fotografie senza nessuno scasso. La riproduzione veniva affidata a Tedeschi Mario, fabbro esperto del settore. La moglie di quest’ultimo, Brancaccio Loredana, teneva contatti con i membri dell’associazione, ed in particolare con Imperatore Salvatore. Questi più volte ha contattato la donna, ordinando riproduzioni di chiavi, partendo da semplici foto, per poi ritirarle presso l’abitazione dei due coniugi ad Acerra. La donna riceveva gli ordinativi, consegnando le chiavi a chi ne faceva richiesta e si faceva carico degli eventuali problemi insorti a seguito della non perfetta riproduzione operata dal marito.