Acerra – 3 anni e mezzo di reclusione. Questa la pena che giudici hanno deciso per un 34enne di Acerra, accusato appunto dei violenza domestica nei confronti della Madre.
Il Pubblico Ministero si era espresso con per 4 anni e mezzo, con accuse aggiuntive di rapina ed estorsione, accuse poi cadute nel corso delle indagini. Rimangono però gli atteggiamenti violenti nei confronti dei familiari, vittime dell’instabilità dell’imputato, provocati presumibilmente da dipendenze o da veri e propri drammi umani.
Nonostante la pena esemplare, rimane il problema dell’assistenza alle vittime di violenza domestica, che andrebbero supportate dalle amministrazioni di riferimento con programmi di ascolto e prevenzione, nonchè di consulenza legale per far fronte ad una simile piaga. Ma nell’hinterland Napoletano sono veramente pochi i comuni che sono dotati di tali servizi, ragion per cui permane un disagio sociale inascoltato che non può essere “curato” con la sola condanna degli aggressori, ma necessita anche di una vera e propria vicinanza tra vittime ed istituzioni.