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Bassolino scatenato: è un voto politico, poi endorsa Giachetti

Dopo aver espresso, questa mattina via social, il suo disappunto per le elezioni amministrative per il Comune di Napoli, l’ex sindaco Antonio Bassolino ha rilasciato in conferenza stampa altre dichiarazioni riguardanti questa tornata elettorale.bassolino pd facebook

Bassolino ha avuto parole di endorsement nei confronti del candidato sindaco del PD di Roma, Roberto Giachetti

Ho guardato e guardo con grande simpatia la battaglia di Giachetti.
A Roma ha fatto una bella campagna elettorale.

Si è mostrato poi scatenato e pieno di grinta sull’analisi politica riguardante la sconfitta del PD a Napoli:

Quando si vota per queste grandi città non c’è dubbio che si tratti di voto politico.

Il problema più serio che abbiamo avuto a Napoli è stata la mancanza di politica. Anche ALA è dovuta alla mancanza di politica. Non serviva né a noi, né a loro l’alleanza organica piena.

Alle comunali si vota sull’amministrazione comunale, ma i cittadini napoletani sono stati chiamati a votare da De Magistris sul governo nazionale. Non si è chiamato De Magistris a rispondere dei suoi 5 anni di amministrazione, e mentre questo non veniva fatto il sindaco ha colto la palla al balzo per portare un voto contro il Governo.
La situazione è paradossale perché un sindaco uscente è stato oppositore.
È stato un risultato di gran lunga peggiore rispetto a quello di 5 anni fa, perché siamo al Governo e il capo del Governo è anche il segretario del partito.

Renzi è stato trascinato in un’avventura politica, ha avuto cattivi consiglieri che hanno dato retta a logiche correntizie. Altra cosa è un gruppo dirigente che sa discutere al suo interno ed assumersi le proprie responsabilità.

Bisogna ricostruire dalle fondamenta, dalle idee, dal tesseramento, dalla militanza un partito che a napoli non è il PD ma un aggregato di correnti e subcorrenti.

Continua poi incalzando le domande dei giornalisti dicendo che nel caso in cui avesse vinto le primarie e fosse andato al ballottagio con De Magistris, avremmo assistito ad una bella competizione con due idee di città diverse e chiunque avrebbe vinto sarebbe uscito più forte.