Due le testimonianze rese ieri in aula nel nuovo capitolo del processo per la morte della piccola Fortuna Loffredo.
La bambina morta il 24 giugno del 2014 dopo essere precipitata dalla terrazza della palazzina del rione Iacp di Caivano. Oltre a quella del tenente colonnello del Ris, ieri è stato ascoltato anche il maggiore del Racis, Giuseppe Iacovacci.
Il militare ha riferito che sul corpo della piccola non erano presenti impronte, specificando che le sei tracce biologiche rinvenute erano riconducibili sono alla vittima. Inoltre non è stato possibile sul capello trovato sulla canotta stabilire un quadro genetico.
Gli investigatori, comunque, continuano a nutrire forti dubbi sulle parole dei residenti: molti si sono palesemente contraddetti.