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Cardito: 4 condanne in appello per gli omicidi Pezzella-Villanova

Quattro condanne e  2 assoluzioni per gli omicidi di Mario Pezzella  e Ciro Villanova.

Il primo fratello del boss di Cardito, il secondo, suo braccio destro, furono uccisi nel 2005 ad un mese di distanza l’uno dall’altro.

Ieri la Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha emesso il verdetto in merito all’omicidio e disposto le seguenti condanne: 6 anni a Domenico La Montagna, 20 a Andrea Petillo, 13 a Marcello  Di Domenico e 4 a Roberto Fermo il quale ha ottenuto il riconoscimento della continuazione dei due rati. Assolti Salvatore Barbato e Michele Puzio. Fondamentale per le indagini è stato il ruolo giocato da Fermo  e da Di Domenico come collaboratori di giustizia. Il secondo legato alla cosca degli “afragolesi”, è stato il killer di Pezzella ed ha svelato particolari sulla morte di Villanova il cui corpo non è stato mai trovato: fu ucciso perchè si rifiutò di passare nel gruppo di La Montagna dopo la morte di Pezzella. Fu prelevato a bordo di un auto da Fermo e Petillo e portato in campagna dove ad attenderlo c’erano Di Domenico e La Montagna, i quali lo uccisero sparandogli vari colpi di pistola. Il cadavere fu poi gettato in un fosso scavato con una ruspa.

La Montagna, esponente di spicco del clan camorristico che controlla il territorio di Caivano, aveva rimediato una condanna all’ergastolo nel processo di primo grado, grazie alla richiesta della continuazione del reato e delle attenuanti generiche, oltre ad essere reo confesso, gli hanno permesso di ridurre la pena fino a 6 anni.