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Casandrino, 9 consiglieri mandano a casa il Sindaco Chianese

Finisce l’esperienza amministrativa di Sossio Chianese. Ad un anno e mezzo dalla sua elezione, stamattina il Sindaco è stato sfiduciato dalla sua maggioranza.

All’atto hanno preso parte il vicesindaco William Di Lorenzo, l’ex assessore Sara Petito, la capogruppo Angela Tauletta, il consigliere Nicola Silvestre e l’assessore Tammaro Migliaccio, tutti membri di maggioranza. Le firme dell’opposizione sono invece dei consiglieri Angelo Chianese, Salvatore Volpe, Afrodite Lamanna e Pietro Picardi.

Il leader dell’opposizione Angelo Chianese ha così commentato:

“Le azioni, le interrogazioni, gli stimoli verso l’amministrazione Chianese sono sempre stati di natura “politica” con l’obiettivo di sollecitare le azioni utili al paese e ad uscire dal torpore dell’immobilismo amministrativo. Ogni fallimento politico, come questo appena concluso, non è la vittoria o la sconfitta di qualcuno. E’ un fallimento per tutti, lascia alla storia l’ennesima triste pagina per questo paese ed un’opportunità mancata perché… ” la politica ha il dovere di avere doveri”.

Anche l’ex Sindaco ha voluto parlare ai suoi concittadini, lasciando però aperto un interrogativo molto pesante:

Cari Concittadini,
da qualche ora non sono più il vostro Sindaco.
“Essendo venuto meno il rapporto di fiducia con il sindaco” , in 9 hanno rassegnato le dimissioni provocando lo scioglimento del consiglio . Mi hanno sfiduciato si dice in gergo. Mentre io ero occupato ad organizzare il sopralluogo per avere un istituto Scolastico superiore a Casandrino, la minoranza e 5 della maggioranza (ex) si sono recati dal notaio per firmare le dimissioni contestuali. Con una motivazione stringata, scontata: “è venuto meno il rapporto di fiducia”. Troppo poco per spiegare in maniera esaustiva ai casandrinesi le ragioni di una firma. Certamente non potevano dire che il Sindaco : volveva sistemare parenti, voleva incarichi professionali per i suoi amici, pretendeva percentuali sui lavori da effettuare, evadeva totalmente o parzialmente i tributi comunali…….”.Invece i firmatari della lettera di dimissioni si sono limitati ad un semplice “venir meno del rapporto di fiducia”. Spiegassero i motivi. Parole queste a caldo, leggendo la nota protocollata al comune. Dispiace per la Città, dispiace per Casandrino, le cui sorti mi stanno a cuore. A TESTA ALTA, HO PREFERITO FARMI SFIDUCIARE PIUTTOSTO CHE….

Pesa come un macigno quel “piuttosto che…” scritto in stampatello. Cosa ha preferito non fare? Quali sono le ragioni che l’ex primo cittadino suppone ma tace, nel suo ultimo messaggio?