Mugnano – A parlare è la madre di Tiziana Cantone, la ragazza che si è suicidata per un video hard che ha spopolato in rete contro il suo consenso. Struggenti le parole della madre che non riesce ad allontanare la mente dal quel 13 settembre, giorno in cui Tiziana è stata trovata priva di vita con un foulard stretto al collo: “Nessun conforto al mio dolore di mamma”. Intanto proseguono le indagini per capire chi sia stato a diffondere per primo quei video in rete, video che hanno recato tanto tormento alla ragazza, che anche se consenziente, non si aspettava un simile effetto mediatico. A breve infatti verrà presentata una rogatoria internazionale per chiedere alla Apple il codice per sbloccare l’I-Phone di Tiziana per tentate di risalire a informazioni utili nel corso delle perizie.
Intanto la madre della ragazza, sin dal giorno del tragico evento, punta il dito contro l’ex fidanzato di Tiziana, accusandolo di aver costretto la figlia ad eseguire determinate prestazioni e caricarle in rete. L’ex sarà infatti ascoltato per la prima volta come persona informata sui fatti, avendo convissuto con la ragazza per circa un anno ed essendo coprotagonista della malaugurata vicenda.
Oltre al caso aperto dalla procura di Napoli Nord per omicidio ai danni della 33enne di Mugnano, la procura di Napoli dispone anche di un’altra indagine aperta su richiesta della stessa Tiziana quando ancora era in vita, in relazione alla diffusione non autorizzata dei video hard, in cui risultano indagate 4 persone.