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Caso Tiziana: sito rinuncia a 5000 euro di spese legali

“Conscia del tragico epilogo che ha colpito la famiglia”, con questa nota la società App Ideas Srl che edita il sito www.chiccheinformatiche.com ha accompagnato la decisione di rinunciare al recupero delle spese legali nei confronti della madre di Tiziana Cantone. Per poi aggiungere di “aver provveduto in proprio a pagare le spese legali dovute dagli eredi della signora”. Questo dopo aver subito “un grave dannoe economico e di immagine per l’inopinata chiamata in giudizio da parte dei legali della famiglia”.

I fatti sono i seguenti: la società fu citata in giudizio dalla stessa Cantone affinchè fossero rimossi dal sito i video hot che la vedevano protagonista. La causa però fu vinta propria da App ideas Srl in quanto in una ordinanza del 10 agosto il giudice di Aversa valutò che nelle notizie pubblicate dal blog non risultassero riferimenti alla ragazza in modo da escludere “qualsiasi lesione alla sua dignità o reputazione“. Per questo la ragazza fu condannata a pagare le spese legali per una cifra di circa 5mila euro.  Proprio quest’episodio fu il colpo di grazia a livello psicologo per Tiziana che si tolse la vita il 13 settembre, quasi un mese dopo. Secondo la madre, infatti, la cifra di circa 20mila euro che la Cantone avrebbe dovuto sostenere come spese legali in altri processi contro altre società (anche loro hanno rinunciato ai pagamenti), ha rappresentanto il colpo definitivo a livello psicologo nella sua lunga battaglia per far rimuovere da più di cento siti i video incriminati.

Caso diverso è quello di Facebook che ha perso  la causa ed è stato costretto a rimuovere le immagini della Cantone dai vari profili. Dopo il reclamo presentato, lo stesso giudice di Aversa con una ordinanza del 4 novembre scorso  ha dato definitivamente torto alla multinazionale.