Dopo le proteste degli ultimi giorni, il sindaco di Casoria, Pasquale Fuccio prova ad abbassare i toni. Una vicenda che ricorda molto da vicino quella di Goro quando lo scorso ottobre i residenti sono scesi in strada per bloccare il passaggio dei pullman che avrebbero accompagnato gli ospiti in un centro destinato alla loro accoglienza.
Il tutto nasce da una rivolta dei cittadini di Parco San Francesco, contrari all’insediamento dei migranti nel complesso residenziale di via Giovanni Pascoli: si tratterebbe di 5 immobili. La protesta è arrivata a seguito dell’arrivo di un camion carico di materassi. Non è ancora chiaro il numero di migranti che dovrebbero aver accesso alla struttura. Nel mirino è finito il sindaco, Pasquale Fuccio additato come il responsabile della gestione e dell’arrivo dei nuovi migranti. Secondo quanto scrive BLASTINGNEWS.COM nei giorni scorsi, il sindaco Fuccio aveva ricordato come, a seguito di un vertice in Prefettura, si fosse raggiunto l’accordo sull’ampliamento dello Sprar, ovvero il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati del Ministero dell’Interno, che riguarda “un bando da 7 milioni di euro raggiungendo la clausola di salvaguardia che per Casoria è di 249 migranti in tutto”.
Ora lo stesso Fuccio prova a calmare le acque: ha precisato che la Prefettura aveva assicurato che avrebbe avvertito il Comune non appena sarebbero giunti gli altri migranti nei Cas (Centri accoglienza straordinaria). L’avvertimento non è giunto in quanti i nuovi migranti non sono semplicemente arrivati. Dopodichè, il primo cittadino ritiene che ci voglia equilibrio nella gestione di una tematica così delicata che riguarda non solo Casoria ma lo stesso Paese: invitando a non buttare la croce sulla Prefettura di Napoli. Bisogna pensare a dare tutti il proprio contributo affinchè una questione così seria venga affrontata in maniera adeguata.
La prossima settimana potrebbe esserci un nuovo incontro tra Fuccio e gli abitanti del Parco San Francesco.