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Concorso bloccato a Roma, dura risposta di Di Biase alla Raggi

Svolta in vista per i vincitori del concorsone di Roma Capitale in attesa da anni del riconoscimento del diritto acquisito all’assunzione dopo aver vinto le procedure selettive?
Parrebbe di si, almeno ascoltando quanto la Sindaca Raggi ha affermato in Assemblea Capitolina nella giornata di ieri.
“Per quanto riguarda il concorsone, abbiamo un piano assunzionale 2016-18 e sono in corso approfondimenti per accertare tutte le disponibilità finanziarie per implementare e integrare il piano” Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, in Aula Giulio Cesare rispondendo ad una interrogazione.
Punto interrogativo necessario in quanto solo ad Agosto il M5S bocciò un mozione in Aula presentata dal PD che chiedeva appunto l’utilizzo di tutte le capacità assunzionali per chiudere una vicenda a tratti surreale e che coinvolge circa 2000 cittadini.
Ed è proprio il PD di Roma che oggi interviene duramente sulla vicenda attraverso il Capogruppo in Assemblea Capitolina Michela Di Biase.
“La proroga delle graduatorie riguarda solo gli idonei dei concorsi pubblici ed in ogni caso chiederemo ai nostri gruppi parlamentari di attivarsi in tale direzione da subito. La Sindaca in aula ha per l’ennesima volta rimandato sine die una problematica che riguarda migliaia di cittadini e che potrebbe essere risolta con competenza e serietà in poco tempo semplicemente applicando le attuali normative ed utilizzando i fondi a disposizione. Temo, invece, che il tentativo sia solo quello di addossare le responsabilità al Governo mentre il destino dei vincitori di Concorso di Roma è in mano esclusivamente alle scelte della Raggi”
La “proroga” delle graduatorie”, quindi, interverrebbe solo per gli idonei dei concorsi pubblici mentre i vincitori, compresi quelli romani, avendo maturato un diritto soggettivo non sono soggetti ad alcun vincolo temporale come da unanime e consolidata giurisprudenza in materia.
La stessa Raggi in Aula ammette infatti che “la proroga di tre anni sulle graduatorie del concorsone, in realtà non e’ atto di competenza della giunta, ma del Parlamento” e di fatto rinvia ancora di alcuni mesi le assunzioni previste dal Piano del Commissario Tronca.
Da qui le perplessità dei Democratici che temono che quelle della Raggi e dei suoi collaboratori siano solo manovre diversive finalizzate a prendere tempo e scaricare sul Governo responsabilità e competenze che riguardano però solo la proroga delle graduatorie per gli idonei, cosa ben diversa quindi da quanto affermato dalla Sindaca in Aula.
Dopo tre mesi di insediamento, quindi, con un Piano Assunzionale elaborato dal Commissario che ha retto la Città dopo l’era Marino e con le facoltà economiche e normative che garantirebbero da subito l’immissione in ruolo dei vincitori, ancora parole ed impegni mentre i vincitori attendono il riconoscimento dei loro diritti.