Già dal giorno del sorteggio la partita Inghilterra-Russia era stata considerata a rischio. Come volevasi dimostrare, a Marsiglia, si è materializzato l’incubo degli hooligans tornati in azione contro gruppi di giovani locali, molti dei quali di origini nordafricane: mentre li affrontavano molti dei teppisti inglesi cantavano ‘Isis dove sei?’, e anche questo ha contribuito ad accendere gli animi.
La situazione è precipitata quando i marsigliesi hanno pensato bene di provocare i sostenitori di Rooney e compagni che in quel momento si stavano dedicando a colossali bevute in alcuni bar del centro storico di Marsiglia. Le forze dell’ordine sono intervenute a colpi di gas lacrimogeno per cercare di placare quei tafferugli che tanto hanno ricordato gli scontri del 1998, che videro anche allora protagonisti gli hooligans inglesi opposti in quella circostanza ai tifosi della Tunisia prima della sfida tra le due nazionali che si giocò il 15 giugno.
Il polverone alzato dai lanci di sedie e bottiglie che intasò i media per giorni fece da sipario ad una vicenda molto più grave, che rese appunto quel match memorabile: i servizi segreti locali, con l’aiuto di quelli del Belgio, riuscirono a sventare una serie di attentati con dei kamikaze legati ad organizzazioni vicine ad Al-Qaeda che si sarebbero fatti esplodere all’interno dello stadio Velodrome con l’obiettivo di uccidere alcuni giocatori dell’Inghilterra, individuati in Seaman, Hoddle, Shearer e Beckham. Per fortuna tutto ciò rimase solo nell’immaginario di una drammatica sceneggiatura degna di Hollywood.
Questa notte però si conta comunque un bilancio che sfigura la bellezza di questo sport: quattro poliziotti sono rimasti feriti, non in modo grave, e due sono per ora le persone che sono state arrestate. Rafforzate le misure di sicurezza in vista dell’arrivo degli ultrà del Cska Mosca, già noti per episodi di razzismo e violenza. Un inizio non dei migliori che lascia presumere che episodi del genere non saranno un fatto raro.