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Frattamaggiore, 30enne in manette per tentata estorsione

Qua comandiamo noi, dite al masto che se vuole stare tranquillo deve mettersi a posto con gli amici”,
 Arrestato due giorni dopo.

Bernardo Crispino, 30 anni, di Frattamaggiore, ritenuto dagli inquirenti referente del clan Pezzella di Cardito, è stato tratto in arresto nelle scorse ore con l’accusa di tentata estorsione.  I carabinieri della Stazione di Frattamaggiore, diretti dal Maresciallo Marcello Montinaro,  in esecuzione di un decreto di fermo per tentata estorsione aggravata da finalità mafiose,  emesso dalla DDA di Napoli,  hanno tratto in arresto  Bernardo Crispino, 30 anni di Frattamaggiore.

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L’Autorità giudiziaria, concordando con le indagini condotte dai Militari dell’Arma, ritiene che il Crispino sia responsabile -insieme ad altri soggetti  in via di identificazione- di vari tentativi di estorsione commessi negli ultimi giorni ai danni di una ditta impegnata in lavori di manutenzione stradale a Frattamaggiore. Il Crispino nei giorni scorsi si sarebbe diretto presso un cantiere della zona e avrebbe intimato agli operai di riferire al “masto” che se non avesse provveduto a versare la giusta somma nelle casse del clan, non avrebbe potuto proseguire con i lavori di rifacimento del manto stradale. Il titolare, venuto a conoscenza dei fatti però, ha prontamente denunciato i fatti  alle forze dell’ordine le quali, appena due giorni dopo, hanno tratto in arresto l’emissario del clan.