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Frattaminore a lutto, se ne va Alessandro: padre da 4 mesi di una bambina

Si chiamava Alessandro Petrillo. Aveva 33 anni e da 4 mesi era padre di una bambina. Muore dopo un complesso iter chirurgico iniziato nel mese di settembre.

Era originario di Frattaminore e risiedeva a Noceto. Deceduto all’ospedale di Vaio a Fidenza, in provincia di Parma in seguito ad un banale intervento chirurgico. Un calvario durato 60 giorni: Alessandro ha perso la vita in un modo ancora da accertate.Operato a settembre per una patologia gastro-intestinale che non pareva destare preoccupazioni, le sue condizioni si sono poi aggravate rendendo necessari 5 interventi. Dopo due mesi, di cui quasi uno trascorso in rianimazione, lo scorso 31 ottobre il decesso. A seguito della denuncia dei genitori, la procura di Parma ha aperto un fascicolo per accertare le cause della morte.Gli inquirenti hanno sequestrato la cartella clinica e della salma, sulla quale nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia.

Il giovane, che lavorava al centro commerciale Outlet Fidenza Village, ha lasciato la moglie, con la quale era convolato a nozze lo scorso anno, e una figlioletta di appena quattro mesi.Distrutti gli amici che sulla sua bacheca Fb commentano con dolore la sua scomparsa: “Ciao amico mio, hai lasciato un grande vuoto in noi”. Alessandro era apprezzato da tutti per la sua disponibilità e cortesia. Colleghi ed amici si sono stretti attorno alla famiglia .Intanto lo zio di Alessandro così commenta: “siamo distrutti! Eravamo tutti tranquilli perchè l’intervento veniva effettuato in una struttura sanitaria del nord dove per prassi, dicono, gli errori medici si contano sulle dita di una mano. Ma questa volta non è stato così perchè da quello che ho appreso, nel corso dell’operazione del 6 settembre, una manovra sbagliata ha finito per danneggiare in modo serio i condotti biliari. Questa lesione ha finito per scatenare una serie di emergenze, che nemmeno gli altri 4 o cinque interventi chirurgici che ha dovuto subire mio nipote, sono serviti a salvargli la vita”.