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G7 a Torino – Di Maio attacca Renzi: “Meglio che stai zitto”

Botta e risposta tra il segretario del Pd ed il candidato premier del Movimento Cinque Stelle dopo gli scontri avvenuti in occasione del vertice dei ministri del G7

Polemiche e botta e risposta tra Renzi e Di Maio dopo gli scontri di sabato in occasione del G7.  I manifestanti si sono avvicinati alla zona del vertice: lancio di bombe carta con la polizia che ha risposto con gas ed idranti.

In piazza – spostato a Venaria sull’onda lunga dell’ansia generata dalla tragedia di piazza San Carlo – è anche andata in scena la decapitazione con ghigliottina dei fantocci raffiguranti Matteo Renzi e Giuliano Poletti. Proprio l’ex premier attacca alcuni amministratori rei a suo dire di non aver preso le distanze dagli simili atti. La replica di Di Maio non si è fatta attendere.

Ecco quanto postato da Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook:

Torno a casa e in tv vedo che i manifestanti contro il G7 di Torino stanno decapitando due manichini, uno col mio volto, uno col volto del ministro del lavoro. Questi signori hanno installato una ghigliottina e pensano di essere simpatici ricordando le macabre esecuzioni del passato.
Non mi fanno impressione le pagliacciate.
Però in questa vicenda ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell’ordine che vengono feriti sul serio, non a parole. Le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni.
E ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza – o la voglia – di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale.
Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare. Mi fa effetto vedere persone che rinunciano a pensare con la loro testa e vivono di slogan legati a un passato ideologico e fumoso. E mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che anziché schierarsi con le forze dell’ordine e con le istituzioni rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina. Troppo facile prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi hanno fatto fare una figuraccia all’anima profonda e solidale di questa città, prima capitale d’Italia. Peccato. Il mio affetto, la mia solidarietà, la mia gratitudine alle forze dell’ordine e agli agenti feriti.
Buona domenica a tutti voi.

Il bersaglio è ovviamente la sindaca Chiara Appendino. La stessa che ha avuto un difensore d’eccezzione: Luigi Di  Maio. Il candidato premier del Movimento ha apertamente consigliato allo stesso Renzi di “tacere” accusandolo di aver sfruttato cinicamente l’occasione:

La sindaca di Torino Chiara Appendino ieri, in seguito agli scontri, ha espresso sostegno alle forze dell’ordine per gli attacchi subiti e augurato pronta guarigione agli agenti feriti. Io sto con lei, con la città e con l’amministrazione che si è messa a disposizione per il G7.
Le violenze non fanno parte del DNA del MoVimento 5 Stelle ed è bene sottolinearlo. Soprattutto davanti a Renzi che perde l’occasione di tacere per attaccare l’amministrazione di Torino. Anziché sfruttare cinicamente questi episodi di violenza per una sterile polemica politica, avrebbe potuto limitarsi a solidarizzare con gli agenti e le istituzioni.
Non mi è piaciuta, e non è giustificabile, neppure la macabra provocazione che ha visto protagonista dei manichini con le sembianze sue e di Poletti. Le nostre battaglie le abbiamo sempre fatte in parlamento e in nessuna nostra manifestazione di piazza (e sono tante) è mai avvenuto alcuno scontro nonostante le migliaia di persone partecipanti.
Accuse rispedite al mittente. E ora faccia lavorare i suoi per migliori politiche del lavoro e per i giovani visto che purtroppo, ancora per qualche mese, governare tocca a loro.

La contesa tra i due, purtroppo, pare non destinata a finire presto: attendiamo impazienti altri scambi di colpi ed accuse.  Mentre la stessa Appendino commenta la chiusura del G7:

Un breve bilancio sui 6 giorni di G7 appena conclusi a Torino, serie di eventi potenzialmente rischiosi come dimostrano i recenti fatti di Amburgo, ma gestiti al meglio da Prefetto, Questore e dalle Forze dell’Ordine, a cui già ieri ho manifestato sostegno per gli attacchi subiti.
La sicurezza, in tutti questi giorni, è stata garantita sia alle delegazioni sia ai cittadini.
La scelta della reggia di Venaria al posto del Lingotto è stata corretta e la location apprezzata da tutti i ministri, stranieri e italiani.
Decisione presa nell’ottica di ridurre al minimo i disagi per i cittadini.
A fronte di un evento internazionale, Torino ha risposto con la massima efficienza e confermando la sua consueta ospitalità.
Concludo ringraziando tutte le persone e gli enti coinvolti nell’organizzazione, i cittadini torinesi e non, e soprattutto chi ha dovuto affrontare qualche disagio.