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Da generale a capogruppo, intervista a Carmine De Pascale

di Antonio Parrella

NAPOLI.L’ inaugurazione dei primi tre reparti del nuovo ospedale del Mare rappresenta un passo importante per la risoluzione della difficile situazione degli ospedali in Campania”. Sul taglio del nastro del polo ospedaliero del Mare è intervenuto l’onorevole Carmine De Pascale, capogruppo regionale di “De Luca Presidente” e generale di corpo d’armata. “Questo è davvero un momento di buona sanità – commenta De Pascale – un altro obiettivo è stato raggiunto per dare risposte concrete ed in tempi brevi ai residenti non solo della città di Napoli e provincia, ma di tutte le città campane”. Nei giorni scorsi De Pascale ha presentato anche una proposta di legge sulla “Tutela e Benessere degli animali d’affezione e prevenzione al randagismo”, che ha visto scendere in campo associazioni nazionali e locali che la sostengono fortemente. “Ho voluto ascoltare e lavorare in stretta collaborazione con le associazioni di categoria e di settore – commenta De Pascale – abbiamo lavorato tanto a questa proposta di legge, che si pone l’intento innovativo di salvaguardare e tutelare l’intera vita dei nostri amici a quattro zampe e questo è stato possibile solo grazie al lavoro di concerto fatto con le varie associazioni. Credo sia stato molto importante ascoltare le associazioni e collaborare sinergicamente con esse. Adesso tutti aspettiamo fiduciosi che il consiglio regionale faccia il suo lavoro. Se diventasse legge sarebbe un enorme passo avanti fatto dalla Regione Campania, poiché diventerebbe una delle prime regioni ad allinearsi con le normative vigenti a livello nazionale”. E sulle guardie ambientali, De Pascale precisa che la legge regionale che fa riferimento al “Servizio Volontario di vigilanza ambientale”, è stata da lui voluta con forza con l’obiettivo di difendere e proteggere il territorio regionale anche attraverso il volontariato”. Ma De Pascale non ha mai dimenticato le sue origini lavorative. Prima di essere consigliere regionale è stato Generale di Corpo d’Armata, facendosi promotore del “Premio Nassiriya”, che onora 12 militari che durante l’anno si sono distinti per atti di coraggio o per la lotta alla criminalità. “Certamente non posso dimenticare le mie origini. L’impegno che per anni ho profuso per i cittadini e per il mio Paese. Oggi più di ieri i militari sono chiamati a servire i cittadini ed il territorio, vengono impiegati concretamente per la sicurezza delle città in concorso alle forze dell’Ordine”. E alle critiche che spesso vengono rivolte ai militari, che, forse, potrebbero fare di più, il generale così risponde: “I militari sono ormai coscienti del nuovo ruolo si cui sono stati investiti, controllo del territorio e la lotta alla criminalità. I militari eseguono i comandi che gli vengono impartiti e si attengono strettamente alle consegne. Questo è il loro compito. Il problema appare quindi lo spettro d’azione dei militari, che sembra limitato, tenuto conto delle loro potenzialità. Dunque è auspicabile che vengano ampliati i compiti dei militari, considerate le loro capacità operative. Oggi essi si trovano ad operare in maniera integrata con le forze dell’ordine, proprio per questo sarebbe necessario prevedere una preparazione di base per i compiti svolti dai militari il più possibile simile a quella dei colleghi delle forze di polizia. Inoltre, occorrerebbe che i militari venissero equipaggiati in modo adeguato al ruolo ed alle molte difficoltà che si trovano ad affrontare in ambiente urbano”. Ma da sempre De Pascale è attento alle esigenze dei cittadini, in particolare a quelli in difficoltà. Sostiene associazioni e collabora con associazioni. “Considero da sempre le associazioni come organi di mediazione tra le Istituzioni e la comunità territoriale e quindi rappresentano un valore aggiunto. La mia azione politica – aggiunge De Pascale – è finalizzata al sostegno di quelle associazioni che si occupano di coloro che hanno più bisogno , che curano l’integrazione sociale, sottraendo in tal modo manovalanza alla criminalità e di coloro che sono vicini alle persone colpite da disabilità”.