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Giaccherini, “manca solo firma con Napoli”

Talla (Arezzo), 15 lug. – “Ho fatto le visite mediche, e’ andato tutto bene e ora si aspetta solo la firma. Domani dovrei raggiungere il ritiro di Domaro e speriamo di ufficializzare. Per me sarebbe una cosa bellissima giocare in una squadra come il Napoli, sono contento ed eccitato”. Emanuele Giaccherini parla da nuovo giocatore in pectore dei partenopei. Manca ormai pochissimo per l’annuncio e l’ex di Cesena, Juve e Sunderland non vede l’ora di giocare davanti ai suoi nuovi tifosi: “sono andato da avversario al San Paolo, mette i brividi e poter avere tutto quell’affetto da parte dei tifosi a proprio favore e’ una cosa veramente bella”. Bocca cucita sul caso Higuain (“ci sono persone piu’ adatte di me per affrontare certi argomenti”), Giaccherini si mette a disposizione di Sarri: “in carriera ho fatto ruoli diversi, potrei fare l’esterno nel 4-3-3 o la mezz’ala come in Nazionale”.

L’Europeo lo ha rilanciato ma Giaccherini non e’ tipo da montarsi la testa. “Penso di aver fatto qualcosa e ora magari mi conoscono di più ma in realtà sento di non aver fatto ancora niente – confessa ai microfoni di Sky Sport – ho ancora tanti anni di fronte a me, mi sento un giocatore maturo e nei prossimi anni penso di poter dare ancora tanto e lo voglio dare. Vincere lo scudetto a Napoli? Sarebbe bellissimo, un sogno, ma e’ molto difficile, so cosa significa e cosa c’e’ dietro. Ma le grandi squadre lottano per vincere i campionati, partiremo al pari delle altre e poi il campionato dira’ quello che faremo”. Non poteva mancare un pensiero per Conte, suo mentore prima alla Juve e poi in azzurro, presentato ieri come nuovo allenatore del Chelsea. “Sono veramente contento per lui, ho seguito la sua conferenza stampa e parla anche molto bene l’inglese – continua Giaccherini – Gli auguro tutte le fortune possibili, sarà all’altezza di quel campionato, ci sono tante squadre forti ma conosco il mister e sono sicuro che farà bene. Cosa porterà? Di sicuro cognizioni tattiche. Il Chelsea ha giocatori importanti che devono migliorare sulla tattica, in Inghilterra c’è molto fisico, molta improvvisazione ma non molta tattica. E poi porterà grande entusiasmo, grande voglia e tanto lavoro, tanto sacrificio perché col solo talento non si vince”. (AGI)