Si forma in queste ore una nuova Sinistra, quella guidata da Pietro Grasso. Così come preannunciato, l’ ex presidente del senato, racchiuderà i fuoriusciti dal PD, Sinistra Italiana e Possibile.
Un chiaro messaggio è stato inviato dal neo-leader, a Matteo Renzi durante l’assemblea che si è tenuta all’Atlantico dell’Eur di Roma.
“Non può avere successo un uomo solo al comando, magari circondato da yes man ma io non ho nessuna intenzione di farlo”
Grasso, dipinto come “il nuovo che avanza” nonostante sia sostenuto da Bersani e D’Alema, tenta così di lanciare una nuova idea di sinistra con un nome in cui la parola sinistra non compare: “Liberi e Uguali” è il nome della coalizione scelto, un nome che lascia presagire ad una ferrea battaglia sui diritti civili e sulle politiche di welfare.
Noi possiamo cambiare questo Paese con umiltà, con proposte serie. In questi mesi ho incontrato tante persone con la testa china, rassegnata agli scandali, che non crede più alle istituzioni e ai partiti. Il nostro compito è far alzare la testa a questi cittadini. Il voto utile siamo noi”.
E come ogni partito di sinistra che si rispetti, usa il pugno duro contro il tema Fascismo:
“A Como erano quattro fascisti, diciamolo. C’è un’onda nera che monta a partire dalle periferie delle nostre città. E da lì che dobbiamo partire”.
Durante l’assemblea che lo proclama leader, numerose lodi sono state spese per l’impegno politico dell’ex presidente del senato, tra cui quella di Massimo D’Alema, che commenta:
“l’obiettivo 10 per cento ora è più vicino, perché Grasso è un uomo capace di straordinaria empatia, perché è un uomo di sinistra, una persona autentica rispetto a tanti costruiti in laboratorio. questa è una grande forza”.