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Inchiesta Eipli, spunta il nome di Roberto Speranza (PD)

Nelle intercettazioni relative all’inchiesta Eipli (Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia), che ha portato all’arresto di undici persone, spunta il nome del politico Dem. Roberto Speranza.

“Noi portiamo l’ente a casa tua… Dentro casa tua… Senza fare sforzi e senza fare guerre politiche. Noi pigliamo l’ente e te lo portiamo a casa tua”.

Questo è il discorso che Gaetano Di Noia, ex capo di gabinetto dell’ente, assieme Giuliano Cervizzo, dirigente dell’Eipli, preparò in vista di un incontro che sarebbe avvenuto tra lui e Roberto Speranza a Perugia nel corso dello scorso marzo.

Nell’ordinanza che martedì scorso ha portato all’arresto di undici persone, tra cui lo stesso Gaetano di Noia, Giuliano Cervizzo e l’imprenditore Doriano Pacchiosi (che avrebbero tentato formare una “rete collusiva tendente alla spartizione collaudata di diversi bandi di gara dell’Eipli per un valore di 22 milioni di euro),  tuttavia si legge:

“Non vi sono elementi per ritenere che, anche solo sotto forma di impegno o promessa, tale espressione abbia avuto seguito”. Sempre nell’ordinanza, si legge: “Visto in pericolo il loro “tesoro”, Di Noia e Cervizzo non hanno esitato ad inscenare un’odiosa strategia a più livelli per scalzare Lerario promuovendo contatti con i principali referenti politici locali e nazionali, da interessare al fine di attuare in tempi brevi la riforma dell’ente, con la nomina a nuovo commissario ad acta del Di Noia

Con molta probabilità è proprio questo il progetto di cui Cervizzo parlò a telefono con una persona, spiegando di aver convinto Di Noia e suo fratello Fabrizio Cervizzo ad andare insieme a lui a Perugia, dove si sarebbe svolto un convegno del PD a cui avrebbe partecipato Speranza.

“Se ci dice come dobbiamo fare?”
“Rispondiamo: “Come dobbiamo fare lo sappiamo noi. Tu fai l’operazione o vuoi stare a guardare gli eventi?”

“Ma poi tecnicamente come si può fare?”, si chiede Cervizzo e Di Noia risponde: “Lui deve parlare con una persona […] con la Presidenza del Consiglio che […] bisogna fare il commissariamento dell’ente […]. Lui deve parlare con una persona che è amico, che è traditore di Renzi, è dalemiano […]. E con quello dobbiamo fare l’operazione”.

Questa è la telefonata intercorsa tra Di Noia e Cervizzo riepilogativa di come avrebbero dovuto comportarsi con il deputato Dem. Successivamente Cervizzo dice a Di Noia che all’incontro avrebbero dovuto presentare la bozza, da loro preparata, sul decreto da far approvare alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Secondo Fabrizio Cervizzo il “cerchio si era chiuso” assieme alla complicità di Egidio Comodo e Carmine Tramutolo che non solo avrebbero convinto Speranza, ma il cui proposito sarebbe stato anche quello di coinvolgere l’On. Taddei. Il 21 marzo Di Noia, rivolgendosi ai “suoi”, riferiva che “l’amico loro era d’accordo”.

Il gip ha spiegato che “l’amico”  in questione sarebbe l’On. D’Alema, circostanza che troverebbe riscontro in un’altra conversazione tra il dirigente e l’ex capo di gabinetto dell’Eipli, in cui quest’ultimo spiega di aver ricevuto la notizia che “il massimo esponente” della minoranza  del PD, facendo esplicito riferimento a D’Alema, era stato informato e condivideva la prospettiva politica.

Il 23 marzo Cervizzo rende noto a Di Noia che l’incontro con Speranza c’era stato e che il politico ne avrebbe parlato con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti affinchè valutasse la fattibilità del progetto.

L’On. Speranza sulla questione ha rilasciato delle dichiarazioni al giornale “Il Tempo”:

“Non ricordo di aver fatto nessun incontro con Di Noia e Cervizzo e come accertato dal gip si tratta di fatti non penalmente rilevanti”.

In effetti il gip afferma che “nessuna condotta sotto il profilo penale appare imputabile ai soggetti politici che hanno ricevuto le istanze, non emergendo elementi a loro carico che possa indurre a ritenere una qualsiasi consapevolezza dell’esistenza di secondi fini in capo a Cervizzo e Di Noia“.