La scivolata di Renzi: usa vittima della valanga nel suo discorso
Matteo Renzi ieri è ritornato su un palco, dopo un mese e mezzo. A Rimini, al Palacongressi, assemblea degli amministratori locali del PD l’ex primo ministro sale sul palco in maglioncino, niente giacca e camicia da “premier”.
Sarà stata colpa dell’inattività prolungata, o forse è stata una cosa calcolata dai suoi esperti di comunicazione per attirare l’attenzione, chi lo sa, ma il fatto è che il discorso comincia con una “scivolata” facilmente strumentalizzabile dai nemici politici di Renzi, il segretario apre il discorso dedicando l’assemblea ad una vittima della tragedia di Rigopiano:
“Vorrei che dedicassimo la nostra assemblea a una delle vittime di Rigopiano, una giovane democratica, Gessica. In una telefonata il papà di Gessica mi ha fatto venire i brividi quando ha detto ‘abbiamo perso una figlia che credeva nel cambiamento'”
Matteo Renzi, in ogni caso, ha esposto il fianco. Titoli critici sono arrivati dal “Fatto Quotidiano” e da altri quotidiani, e non sono mancate nemmeno le vignette satiriche. Segnaliamo, in particolare, quella di Natangelo:
