In una intervista al Times, il solito Matteo Salvini attribuisce ai migranti anche il fardello della bassa natalità nel nostro paese. Arriva il plauso del ministro Fontana.
Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini:
“Un Paese dove non nascono bambini è destinato a morire. Alla fine di questo mandato il Governo sarà valutato sul numero di nuovi nati più che sul suo debito pubblico”
Pare che in gioco ci sia qualche cosa di grosso:
“c’è la nostra tradizione, la nostra storia, la nostra identità e la sinistra sta usando la bassa natalità come una “scusa” per importare migranti”
Il ministro non si ferma qui ma incita la la premier britannica Theresa May ad adottare una linea più dura nei negoziati con la Ue sulla Brexit.
“La mia esperienza nel Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o loro ti truffano. Perchè su alcuni principi non c’è bisogno di essere flessibili e tu non dovresti fare passi indietro”
Insomma, la summa del suo pensiero: i cattivoni dei migranti e l’Europa. Per adesso di proposte e soluzioni (?) nemmeno a parlarne. Intanto ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, lo celebra:
“Grande Matteo Salvini sul Times: ‘Un Paese dove non nascono bambini è destinato a morire’. Stesse idee per il bene della nazione. Avanti tutta!”
Nel corso della Commissione Affari sociali sulle linee di indirizzo del suo dicastero, Fontana tre giorni fa aveva espresso lo stesso concetto:
“La famiglia deve essere considerato un investimento e non una spesa. Il capitale famiglia rappresenta infatti un investimento per il welfare, per il futuro e in termini di Pil. Ogni anno perdiamo in termini demografici una città come Padova. Un problema non certo risolvibile solo allargando le maglie dei flussi migratori”