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Caserta, provincia – Figlio uccide la propria madre, questa la terribile accusa

Il 45enne è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato della madre. La donna ricoverata all’ospedale di Aversa, con diverse lesioni sul corpo, morì dopo 6 giorni. 

Dopo alcuni mesi di indagine, gli investigatori sono riusciti a fare chiarezza sulla morte dell’81enne di Lusciano deceduta all’ospedale di Aversa lo scorso dicembre. La donna è stata vittima di violenza domestica, da parte del figlio. L’uomo, 45enne di Lusciano, è stato arrestato ieri dagli agenti della PS di Aversa. L’accusa è di omicidio preterintenzionale aggravato.

Le lesioni riportate dalla donna non furono provocate da un incidente domestico. Contrariamente a quanto dichiarato dalla vittima ai sanitari del 118. La donna infatti, giunta al pronto soccorso di Aversa con diverse lesioni sul corpo, sostenne di essersele procurate a causa di una caduta accidentale, all’interno della sua abitazione. Abitazione dove viveva con il figlio e dove si è scoperta essere avvenuta l’aggressione. Da subito le lesioni apparvero al personale ospedaliero non compatibili con la versione fornita dalla donna. Di conseguenza, il caso fu segnalato alla Polizia, essendoci il sospetto che non si trattasse di un accadimento accidentale. Sospetto poi confermato dall’autopsia, disposta sul corpo della donna, deceduta 6 giorni dopo il ricovero.

Il quadro indiziario a carico del figlio, risultante dall’attività investigativa, appare abbastanza grave. Nel sopralluogo dell’abitazione della vittima gli agenti di Polizia hanno rivenuto alcune tracce ematiche sul pavimento della stanza da letto e accanto al letto della donna. Gli esiti degli accertamenti scientifici hanno ricondotto tali tracce ai profili genetici della donna e dello stesso indagato.

Inoltre, secondo quanto riportato dai Carabinieri, durante il sopralluogo, l’indagato, presente sul posto, ha tentato più volte, di cancellare con la scarpa gli schizzi di sangue. Fondamentali anche le dichiarazioni dei familiari e di altre persone che avevano avuto in cura la donna, gravemente ammalata, raccolte nel corso dell’indagini. Da queste è emerso che la sera dell’incidente, il figlio era l’unica persona presente in casa con la madre. A tali indizi si aggiungono infine anche le diverse incongruenze presenti nella deposizione resa al PM dall’indagato. All’epoca sentito come persona informata dei fatti.

Al termine delle indagini gli inquirenti hanno ricostruito l’accaduto come un violento litigio, finito male, tra madre e figlio. Sembra inoltre che la donna abbia mentito sulla causa delle lesioni, nel tentativo di difendere il figlio, scapolo e con problemi psichici. Per il 45enne, si terra oggi l’interrogatorio di garanzia.