M5S Bologna- 4 rinvii a giudizio nell’inchiesta firme false, la difesa: non sapevano di commettere delle irregolarità

Altre grane per il  MoVimento5stelle: in 4 rinviati a giudizio nell’inchiesta sulla raccolta firme per le regionali emiliane.

Dopo i festeggiamenti per le vittorie ai ballottaggi, negli uffici della Casaleggio associati di via Morone a Milano, tornano silenzio e preoccupazione. Da Bologna infatti arriva la notizia di 4 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sulla raccolta firme a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle per le regionali del 2014. La richiesta al Gip riguarda il vicepresidente del Consiglio Comunale Marco Piazza, il dipendente comunale Stefano Negroni e due ex attiviste pentastellate.
L’inchiesta nacque da  un esposto di due ex militanti 5stelle e fu  portata avanti dal Pubblico Ministero Michela Guidi e dal Procuratore Giuseppe Amato. Contestati a vario titolo alcune firme raccolte fuori regione durante la kermesse al Circo Massimo a Roma e alcune sottoscrizioni disconosciute dai firmatari e certificate come autentiche. Tra le firme inoltre ce ne sono alcune che  sarebbero state raccolte da un’attivista non abilitata che le avrebbe recuperate tra le colleghe in città metropolitana durante una pausa dal lavoro.  La difesa sostiene fortemente l’assenza del dolo: i legali difensori sostengono che Piazza e Negroni non erano conoscenza delle irregolarità al momento dei fatti.